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Life climate smart chefs award: un premio per un cibo sano e sostenibile

Life climate smart chefs award: un premio per un cibo sano e sostenibileMilano, 20 giu. (askanews) – È arrivato al giro di boa il percorso di Life climate smart chefs, progetto europeo triennale che punta a formare chef e cuochi provenienti da tutta Europa, insegnando loro a coniugare l’attenzione al gusto con temi come salute e rispetto dell’ambiente. Per l’occasione, il consorzio internazionale di partner guidato da Fondazione Barilla, il prossimo 5 luglio organizzerà una conferenza online dal titolo “Chef a capo tavola – L’importanza di essere un ‘Climate smart chef’ oggi in Europa” durante la quale saranno presentati i risultati ottenuti fin qui dal progetto e un documento strategico rivolto ai decisori politici europei, la Vision 2030. Verrà annunciato inoltre il Climate smart chefs award, il premio pensato per riconoscere l’impegno degli chef e delle associazioni no profit nel promuovere pratiche alimentari attente all’ambiente.

Finanziato dal programma Life dell’Unione europea, Climate smart chefs formerà in tre anni 160 chef e professionisti del settore ristorativo provenienti da tutta Europa, con conoscenze e strumenti volti a generare un cambiamento nella progettazione dei menu e nella comunicazione verso i loro clienti, aumentandone la consapevolezza sulle questioni climatiche. Il progetto, che vede Fondazione Barilla capofila in partnership con Alma, la scuola internazionale di Cucina Italiana, Enaip Net, l’Università finlandese Jamk e l’azienda irlandese Nutrics, vuole promuovere un dibattito ampio sul cibo come strumento chiave per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Life Climate smart chefs prevede un corso di 36 ore di formazione divise tra online e in presenza presso il centro di formazione Alma. Il corso viene erogato in otto edizioni, ognuna delle quali è divisa in sei moduli durante i quali gli aspiranti climate smart chefs imparano a identificare le principali sfide da affrontare per realizzare un sistema alimentare più attento all’ambiente e come prevenire e ridurre gli sprechi durante il servizio, approfondiscono lo studio di differenti culture gastronomiche (dalla dieta mediterranea alla tradizione culinaria del nord Europa) e si mettono alla prova con il software “FoodPrint”, un tool digitale per la progettazione di menu sostenibili che analizza l’impatto ambientale di ciascun piatto. A oggi, sono state realizzate 4 delle 8 edizioni previste e formati 80 chef e cuochi, ognuno con il suo expertise.

“Il progetto Life Climate smart chefs rappresenta un nuovo modo di guardare al cibo: mangiare non è solo un un’esperienza legata al gusto, ma diventa un nuovo modo di essere cittadini attivi e consapevoli. Oggi gli chef sono chiamati a diventare essi stessi formatori che indicano la via da seguire per mangiare con gusto e in modo sano – ha dichiarato Riccardo Valentini dell’advisory board di Fondazione Barilla e di Life Climate smart chefs – Il progetto si muove proprio in questa direzione con l’obiettivo di aggiungere un nuovo tassello, affiancando alla gioia del cibo, anche l’attenzione all’ambiente”. “Life Climate smart chefs ci ha permesso di elaborare ‘Vision 2030’, un documento strategico volto a fornire raccomandazioni e a sostenere gli obiettivi EU di mitigazione del cambiamento climatico. Il documento nasce da un processo partecipativo che, negli ultimi 9 mesi, ha coinvolto diversi attori del sistema alimentare – ha dichiarato Marta Antonelli, coordinatrice del progetto Life Climate smart chefs e direttrice della ricerca di Fondazione Barilla – Speriamo che le raccomandazioni formate nella Vision 2030 possano ispirare un maggiore coinvolgimento degli chefs per trasformare i sistemi alimentari in Europa”.