L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%
L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia, ma i prezzi dei prodotti del carrello della spesa restano elevati. Ad ottobre, secondo le stime dell’Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo da +5,3% di settembre a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Su base mensile la diminuzione è stata dello 0,1%. Secondo l’Istituto di statistica, la drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, “in decisa decelerazione tendenziale, a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”.
A rallentare, in termini tendenziali, sono anche i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +8,1% a +6,3%. In calo poi i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). Dati comunque decisamente più elevati rispetto a quello dell’indice generale. Ottobre è il primo mese del trimestre anti-inflazione, frutto del patto tra governo, produttori e distributori per offrire agli italiani prodotti a prezzi bloccati o scontati. E su base annua i prezzi dei Beni alimentari passano da +8,4% a +6,5%; ma in crescita dello 0,1% rispetto a settembre. Entrando nel dettaglio, gli Alimentari lavorati passano da +8,9% a +7,4% con un +0,2% congiunturale, e gli Alimentari non lavorati da +7,7% a +5% con -0,2% rispetto al mese precedente. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il deciso calo dell’inflazione è “frutto anche delle efficaci misure messe in campo nel settore dei carburanti e della corale iniziativa del ‘carrello tricolore’. Grazie ai commercianti e agli esercenti, alle reti delle farmacie e delle parafarmacie, alla grande distribuzione organizzata per il loro immediato riscontro e grazie anche alla filiera produttiva, all’industria e all’agricoltura e ai grandi marchi del Made in Italy, per aver scelto di aderire al Patto anti inflazione: un successo dell’intero sistema Paese”.
Di diverso avviso i consumatori che definiscono un “flop” il carrello tricolore. Per il Codacons “il carrello della spesa, invece, continua a salire a ritmi sostenuti e segna ad ottobre +6,3%, con gli alimentari che su base annua crescono del +6,5% (+0,1% su mese), equivalente ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +523 euro annui per un nucleo con due figli”. Dunque, “una mera illusione ottica il calo dell’inflazione che non deve far pensare che l’emergenza prezzi sia terminata – afferma il presidente Carlo Rienzi – Al contrario i listini dei beni primari e dei prodotti più acquistati dalle famiglie continuano a crescere a ritmi sostenuti, e nemmeno il paniere salva-spesa varato ad ottobre dal Governo ha riportato i prezzi a livelli accettabili”. Dello stesso avviso l’Unione nazionale consumatori che osserva:Un flop! Che il provvedimento spot del trimestre anti-inflazione, una scatola vuota in cui ognuno poteva fare quello che più gli faceva comodo, fosse destinato al fallimento, era elementare prevederlo. Ora la conferma ufficiale arriva dall’Istat. Rispetto a settembre i prezzi dei prodotti alimentari, ossia quelli interessati al Patto salva spesa, invece di scendere di prezzo salgono addirittura, +0,1%”.