Lo spettacolo di Morgan a Selinunte, prima le offese poi le scuse
Lo spettacolo di Morgan a Selinunte, prima le offese poi le scuseRoma, 27 ago. (askanews) – Prima gli insulti, poi le scuse. Giornate movimentate per Morgan che, dopo il concerto al Parco archeologico di Selinunte è stato travolto dalle polemiche. Durante la sua lezione-concerto intitolata ‘Battiato, segnali di vita e di arte’, è andato su tutte le furie perdendo le staffe in un litigio con alcune persone del pubblico. Come si vede in una serie di video rilanciati sui social, il cantautore era sul palco e in una pausa dalla sua performance musicale ha animatamente discusso con più di un individuo della folla, colpevole di aver rivolto qualche parola di troppo all’ex leader dei Bluvertigo.
Il compositore si è lasciato andare a insulti volgari, fino a una frase omofoba. Ma a scatenare la reazione rabbiosa sarebbe stata la richiesta da parte di uno spettatore di cantare alcuni dei brani di Franco Battiato. Il giorno dopo, pubblicando una storia sul suo account Instagram dice di “avere usato espressioni infelici” e spiega cosa l’ha spinto ad avere quella reazione. Ecco nel dettaglio cosa ha scritto il cantautore: “Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato ad usare una infelice espressione che a me per primo non piace, non vado fiero di averla usata e, se potete, accettate le mie scuse. Non sono omofobo e condanno chi non ha rispetto degli altri, al di là delle categorie a cui ci sentiamo di appartenere, è all’essere umano che si deve rispetto, e quindi la mia reazione di ieri sera è stata ingiustificabile.
Poi aggiunge: “Una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente e, se pur nel modo sbagliato, è stata provocata dall’essermi sentito ferito nell’anima perché avevo appena dato tutto me stesso in una canzone improvvisata in quel luogo meraviglioso e commovente, e l’avermi chiesto una cover di Battiato come fossi un jukebox, dopo una delle più ispirate performance della mia vita, mi ha letteralmente ucciso. Resta il fatto che nulla giustifica le cose che ho detto”.