Lollobrigida: su forestazione Italia all’avanguardia in Europa
Lollobrigida: su forestazione Italia all’avanguardia in EuropaRoma, 6 dic. (askanews) – “L’Italia è all’avanguardia, perché arriva in Europa a portare una strategia nazionale sulla forestazione: un tema di attualità, perché riguarda il contrasto al dissesto idrogeologico e al cambiamento climatico”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della legge”, svoltosi oggi a Roma nella Sala Serpieri di Palazzo della Valle, sede della Confagricoltura. Nel corso del convegno è stato anche presentato il volume “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della visione strategica di Arrigo Serpieri”.
“Oggi storia e ambiente non ci permettono di perdere tempo – ha aggiunto Lollobrigida – quindi si deve prendere il meglio da ciò che è stato fatto in passato provando a proiettarlo nel futuro e utilizzando ricerca, innovazione e il mondo dell’agricoltura come perno”. Il ministro ha ricordato che “la figura dell’uomo come bioregolatore rimette l’agricoltura al centro: per fare questo servono dotazioni economiche sufficienti a garantire, accanto alla sostenibilità ambientale, anche quella economica: non si vive solo d’amore – ha aggiunto – anche in agricoltura ci vuole una redditivà che l’Europa deve sostenere anche in modo attivo”.
Il ministro ha ribadito come nell’Europa attuale le figure degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori siano “figure centrali. Avevamo delle certezze – ha detto – come quella sugli approvvigionamenti frutto di lunghe filiere, e sono state disattese. Ad esempio abbiamo delegato la Russia a produrre la nostra energia. Questo vale per i fertilizzanti e se dovesse accadere per il nostro cibo sarebbe un grande pericolo per la nostra libertà”. Infine, un passaggio sulla questione degli agrofarmaci: “l’Europa ideologica aveva detto di eliminare gli agrofarmaci, ma l’effetto collaterale di una cosa così improvvisa, soprattutto in tempi di fitopatie e cambiamento climatico, avrebbe prodotto l’eliminazione della produzione”.