Lombardia, Pd: nessun rilancio Parco Sud Milano, rischia morte
Lombardia, Pd: nessun rilancio Parco Sud Milano, rischia morteMilano, 14 mar. (askanews) – “Se la prima cosa che viene a dirci il commissario alla ricognizione del Parco Agricolo Sud, nominato dalla giunta Fontana per accompagnare l’iter di passaggio alla nuova governance, è di non essere un esperto di parchi, cominciamo proprio bene”. Così intervengono con una nota i consiglieri regionali lombardi del Pd Simone Negri, Pietro Bussolati e Gian Mario Fragomeli, dopo l’audizione che si è svolta questa mattina in commissione Territorio al Pirellone, in merito alla delibera di giunta che prende atto della relazione del commissario incaricato in seguito all’approvazione della legge che modifica la governance del Parco Agricolo Sud Milano.
“Avevamo chiesto di incontrare il commissario del Parco Agricolo Sud – spiegano i dem – per discutere e analizzare i contenuti della ricognizione da lui effettuata sulle risorse patrimoniali, economico-finanziarie, umane e strumentali richiesta dalla giunta regionale, in vista della costituzione del nuovo ente di cui ancora non sappiamo nulla; ma dopo questo incontro, purtroppo, dobbiamo dire che ne sappiamo ancora meno e, se possibile, siamo ancora più preoccupati di prima”. “Un semplice passacarte che ha eseguito una mera operazione burocratica – sottolineano i consiglieri – probabilmente la giunta regionale non ha saputo dare le giuste indicazioni, perché nella relazione da lui presentata non esiste un commento, non un’analisi né, tantomeno, una prospettiva rispetto a questioni dirimenti come lo stato del patrimonio, il quadro del personale, quello coinvolto e quello necessario, le competenze richieste, le sedi più opportune. Nessun resoconto dell’attività svolta nell’ultimo periodo. Nulla di nulla”.
“Neanche il riscontro delle tanto citate criticità che sono state addotte per giustificare questa operazione di trasformazione – incalzano Negri, Bussolati e Fragomeli – In questa fase, in cui si sta lavorando al nuovo statuto del parco, quale idea del nuovo parco ci potrà mai essere, se non si sa da dove si parte, se non si analizzano le criticità?” si sono chiesti i rappresentanti del Pd. “Siamo molto preoccupati – hanno concluso i consiglieri dem – perché ci rendiamo conto che manca una visione complessiva del parco. Se la sua istituzione, nel 1990, fu davvero lungimirante, perché significava valorizzare le potenzialità agricole dei territori, oggi appare tutto derubricato a una semplice operazione burocratica. Altro che rilancio, se queste sono le premesse il parco muore”.