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L’Unesco chiede il divieto globale di smartphone nelle scuole

| Redazione StudioNews |

L’Unesco chiede il divieto globale di smartphone nelle scuoleRoma, 26 lug. (askanews) – Gli smartphone dovrebbero essere banditi dalle scuole per evitare distrazioni durante le lezioni, migliorare l’apprendimento e aiutare a proteggere i bambini dal cyberbullismo. E’ quanto raccomanda Global Education Monitor 2023, nuovo e importante rapporto delle Nazioni Unite sull’istruzione. L’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura, ha affermato che vi sono prove che l’uso eccessivo del telefono cellulare è collegato a un rendimento scolastico ridotto e che lunghi periodi di tempo davanti allo schermo hanno un effetto negativo sulla stabilità emotiva dei bambini. L’agenzia afferma che la sua richiesta di divieto degli smartphone ha inviato un chiaro messaggio che la tecnologia digitale nel suo insieme, inclusa l’intelligenza artificiale, dovrebbe sempre essere sottomessa a una “visione incentrata sull’uomo” dell’istruzione e non soppiantare mai l’interazione con gli insegnanti. L’agenzia dell’Onu ha affermato nel rapporto che i paesi devono assicurarsi di disporre di obiettivi e principi chiari per garantire che la tecnologia digitale nell’istruzione sia benefica ed eviti danni, sia alla salute dei singoli studenti, sia più in generale alla democrazia e ai diritti umani, ad esempio attraverso l’invasione della privacy e alimentare l’odio online. L’uso eccessivo o inappropriato della tecnologia da parte degli studenti in classe e a casa, che si tratti di smartphone, tablet o laptop, potrebbe distrarre, disturbare e avere un impatto negativo sull’apprendimento, ha affermato, citando dati di valutazione internazionale su larga scala che indicano un “collegamento negativo” tra l’uso eccessivo della tecnologia digitale e il rendimento degli studenti. Sebbene la tecnologia possa potenzialmente aprire opportunità di apprendimento per milioni di persone, i benefici sono stati distribuiti in modo diseguale, con molte persone più povere di tutto il mondo effettivamente escluse, ha affermato. C’è stata poca ricerca solida per dimostrare che la tecnologia digitale ha intrinsecamente aggiunto valore all’istruzione, afferma l’Unesco nel suo Global Education Monitor del 2023. Gran parte delle prove è stata finanziata da società di istruzione private che cercavano di vendere prodotti per l’apprendimento digitale. La loro crescente influenza sulla politica dell’istruzione in tutto il mondo è “motivo di preoccupazione”, ha aggiunto. I Paesi si stanno “svegliando sull’importanza di mettere gli studenti al primo posto” quando si tratta di tecnologia digitale, afferma l’Unesco, citando la Cina, che ha affermato di aver fissato dei limiti per l’uso dei dispositivi digitali come strumenti didattici, limitandoli al 30% di tutto il tempo di insegnamento, con gli studenti che dovrebbero fare regolari pause dallo schermo. Sulla base della sua analisi di 200 sistemi educativi in tutto il mondo, l’Unesco ha stimato che un paese su quattro ha vietato gli smartphone a scuola fra cui la Francia, che ha introdotto la sua politica nel 2018, e i Paesi Bassi, che introdurranno restrizioni dal 2024.