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M.O., si tratta. Hamas chiede stop attacchi e ritiro di Israele

| Redazione StudioNews |

M.O., si tratta. Hamas chiede stop attacchi e ritiro di IsraeleRoma, 4 mag. (askanews) – “Stiamo ancora parlando delle questioni principali, che sono il completo cessate il fuoco e il completo ritiro” di Israele “da Gaza. Speriamo di poter trovare oggi delle risposte positive”. Lo ha detto il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, in una telefonata con l’emittente al Jazeera.



“Purtroppo, Netanyahu ha dichiarato chiaramente che, indipendentemente dal cessate il fuoco, continuerà ad attaccare Rafah, il che significa che non ci sarà alcun cessate il fuoco. La nostra intenzione di raggiungere un cessate il fuoco – ha spiegato – significa che non ci saranno più attacchi in nessuna parte di Gaza, compresa Rafah”. “Dobbiamo parlare della reale posizione degli Stati Uniti, perché questa è la questione principale che influenzerà la posizione degli israeliani, soprattutto di Netanyahu. Le garanzie sono importanti, ma abbiamo bisogno di una dichiarazione chiara che chiarisca le posizioni di ciascuna parte. Perché, come tutti sappiamo, gli israeliani cercano sempre di uscire dai loro impegni”, ha concluso il funzionario di Hamas.


Intanto – secondo quanto riferiscono media di Israele – gli Stati Uniti avrebbero garantito ad Hamas, attraverso l’Egitto e il Qatar, che la guerra finirà dopo la prima fase di 40 giorni dell’accordo sugli ostaggi che si sta negoziando al Cairo. Citando “una fonte molto autorevole di Hamas”, l’analista veterano dell’emittente televisiva Canale 12, Ehud Ya’ari, ha affermato che gli americani si sono impegnati, “sia che Israele dica sì, sia che Israele dica no, a fare in modo che la guerra finisca dopo la prima fase” dell’accordo, durante la quale dovranno essere rilasciati 33 ostaggi vivi. Per Hamas, ha affermato Ya’ari, questa garanzia americana vale più di qualsiasi commento israeliano. Il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar avrebe comunque dato il suo contributo all’ultima proposta di accordo con Israele per la consegna degli ostaggi: secondo quanto riferito dai mediatori arabi al Wall Street Journal, Sinwar ha detto ieri, tramite i rappresentanti di Hamas, che l’offerta è la più vicina a soddisfare le richieste del gruppo terroristico, anche se ha sollevato diverse riserve.