M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testo
M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testoRoma, 13 gen. (askanews) – Nessuna deliberazione, solo l’avvio di una “road map” per attuare le decisioni politiche e statutarie assunte nel voto finale del “processo costituente”: è questo, raccontano a Campo Marzio, l’esito della riunione odierna del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle. Consiglio che tornerà a riunirsi lunedì prossimo con, in sostanza, gli stessi temi all’ordine del giorno.
Nell’occasione si è fatta una “ricognizione”, racconta chi c’era, sulle modifiche immediatamente applicabili allo Statuto, in base alle votazioni degli iscritti che hanno concluso l’assemblea costituente. Nonostante sia stata votata due volte neppure l’abrogazione del garante, secondo quanto filtra dagli ambienti vicini al vertice 5 stelle, sarebbe immediatamente operativa, perché andrà comunque costruito il nuovo assetto degli organi di garanzia. La regola che maggiormente è stata sotto la lente dell’informazione politica nei mesi scorsi, il superamento del limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni (contenuta nel codice etico e non nello statuto), non ha ancora trovato sbocco concreto. Senza la nuova regola, anche l’ipotesi dell’ipotetica candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico alla carica di “governatore” della Campania rimane impossibile da formalizzare. Per ora, spiegano le fonti M5S, il leader stellato Giuseppe Conte ha avviato la discussione. È l’ex premier, infatti, che porta la responsabilità di redigere la proposta di un testo di sintesi fra le proposte portate al voto degli iscritti (tra le più gettonate la possibilità di ignorare il limite per le candidature a sindaco o presidente di Regione e quella di derogare allo stesso limite anche per le cariche parlamentari ma su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali. Conte, in ogni caso, ha colto l’occasione per ribadire al Consiglio la linea più volte espressa: cioè che dalle determinazioni dell’assemblea costituente è venuta fuori la chiara indicazione del superamento del “tetto” dei due mandati ma allo stesso tempo non c’è un “liberi tutti” che possa consentire agli eletti di accumulare mandati su mandati e vivere di politica per sempre.
Fra i temi trattati nella riunione del “parlamentino” di vertice del Movimento, l’istituzione formale del network giovani, attraverso l’inserimento nello statuto; la definizione di una modalità di lavoro “più organica” fra gruppi territoriali e gruppi territoriali dei giovani; i criteri per i finanziamenti ai gruppi territoriali, tema sul quale, spiegano le fonti stellate, “si è iniziato a fare un primo ragionamento”. Infine Conte ha avviato anche una ricognizione sulla corrispondenza fra le tematiche politiche emerse (e votate dagli iscritti) nel “processo costituente” M5S e le proposte già depositate in Parlamento. Se ne occuperanno i comitati politici interni competenti per le varie materie, con l’obiettivo di “allineare” le indicazioni degli iscritti con il lavoro parlamentare, ovviamente laddove vi fossero delle carenze o delle distanze.