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Maggioranza si divide su Ue e dl fiscale, opposizioni: sono a pezzi

| Redazione StudioNews |

Maggioranza si divide su Ue e dl fiscale, opposizioni: sono a pezziRoma, 27 nov. (askanews) – La divisione in Europa, con la Lega che vota contro la nuova Commissione europea, e gli sgambetti tra Carroccio e Forza Italia sul decreto fiscale, col governo battuto due volte in commissione Bilancio del Senato. E l’opposizione attacca: “Il centrodestra sta crollando, ormai la maggioranza non c’è più”. Ma la premier Giorgia Meloni minimizza: “Solo schermaglie”.



Il primo campo di battaglia è la commissione Bilancio: la Lega porta in votazione un emendamento che riduce di 20 euro (da 90 a 70) il canone Rai per i cittadini, provvedendo con 400 milioni di finanziamento pubblico a ristorare l’ammanco nelle casse di viale Mazzini. Il governo dà parere favorevole, ma Forza Italia vota contro: sommandosi ai voti delle opposizioni, l’emendamento è bocciato. Intanto a Bruxelles si vota sulla nuova Commissione di Ursula von der Leyen. Votano a favore Fratelli d’Italia e Forza Italia, e vota a favore anche il Partito Democratico. Vota contro il Carroccio, nonostante Raffaele Fitto vice presidente esecutivo. Un comportamento che Fratelli d’Italia bollava come “contrario agli interessi del Paese”, quando si ipotizzava che potesse essere il Pd a bocciare la nomina di Fitto. Una contraddizione che viene rilevata dal capogruppo azzurro Martusciello: “Ringrazio il Partito Democratico per il grande senso delle istituzioni dimostrato. Mi dispiace, invece, che la Lega non abbia colto che c’era un attacco diretto al nostro Paese e al governo di cui la Lega stessa fa parte”. Tocca all’opposizione portare lo scontro interno alla maggioranza nell’aula del Senato: il dem Boccia (“Il governo non c’è più”), il Cinque Stelle Patuanelli (“Se è crisi, lo si dica”), e poi Avs e Iv, tutti denunciano lo stato della coalizione di governo, chiedendo di sospendere l’esame del decreto fiscale e di anticipare la riunione prevista della capigruppo. Ma Lega e Forza Italia minimizzano, e Gasparri assicura: “Andiamo avanti coesi, serenamente”.


Ma la vendetta della Lega arriva alla prima occasione utile: quando in votazione arriva l’emendamento di Forza Italia sulla sanità calabrese (guidata dal presidente forzista Occhiuto, capofila della battaglia contro l’autonomia differenziata), è il Carroccio ad astenersi, e anche questo emendamento viene bocciato. A questo punto le opposizioni chiedono che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni riferisca in Aula. La premier è impegnata ai Med Dialogues, i cronisti le chiedono a margine dell’evento se sia preoccupata per quanto accaduto sul canone Rai: “Sono schermaglie, non ci vedo nulla di particolarmente serio”, è la risposta.