Maltempo, in Emilia R. stanziati 3 milioni per i danni di sabato
Maltempo, in Emilia R. stanziati 3 milioni per i danni di sabatoBologna, 25 lug. (askanews) – Per far fronte ai danni causati dal maltempo che sabato scorso ha colpito diverse aree dell’Emilia-Romagna, la giunta regionale ha stanziato 3 milioni di euro per cittadini e attività economiche.
“Dopo lo stato di emergenza regionale – hanno detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, al termine della seduta di giunta – chiederemo lo stato di emergenza nazionale, inviando la documentazione al governo entro il fine settimana. Tante persone e imprese colpite di tutti i comparti, a partire da quello agricolo, si trovano nelle zone della Romagna già drammaticamente colpite dalle alluvioni di maggio. Così come gli alluvionati, riteniamo abbiano diritto alle stesse tutele”. Per questo, “con lo stato di emergenza nazionale, chiederemo che venga attivato subito anche per loro il meccanismo speditivo, sperimentato per la prima volta in Emilia-Romagna, che in questi giorni vede le famiglie alluvionate ricevere il contributo di primo sostegno”. “Se ciò non ci verrà riconosciuto – hanno aggiunto Bonaccini e Calvano – lo faremo noi come Regione. Da qui il primo stanziamento deciso oggi in giunta di 3 milioni di euro, impegno che ci eravamo presi durante il sopralluogo effettuato ieri nei territori del ravennate flagellati dal maltempo di sabato”. I tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile stanno completando insieme agli enti locali la ricognizione speditiva dei danni causati dal maltempo sabato nelle province dall’Emilia alla Romagna, dati necessari alla richiesta di stato di emergenza nazionale che verrà inoltrata al Governo.
E dopo il sopralluogo di ieri nel Ravennate, domani il presidente Bonaccini e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, saranno nel bolognese, nel ferrarese e nel modenese per fare il punto della situazione amministratori e comunità locali.