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Mammuccini (Federbio): bio cresce, ma va sostenuto e promosso

Mammuccini (Federbio): bio cresce, ma va sostenuto e promossoRoma, 25 feb. (askanews) – Il settore biologico italiano cresce sia in termini di produzione che sul mercato nazionale ed estero, ma “la fase attuale è cruciale per spingere verso l’ulteriore diffusione del bio sia sul fronte produttivo che dei consumi”: il comparto deve essere sostenuto puntando sulla semplificazione burocratica, sul politiche e investimenti per la ricerca, sull’innovazione e sulla promozione del Marchio Made in Italy. Lo sottolinea Federbio commetando i datidell’Osservatorio SANA presentati da Nomisma a Sana Food-Rivoluzione Bio 2025, secondo i quali le vendite di prodotti biologici in Italia hanno superato i 6,5 miliardi di euro, con una crescita del 5,7% rispetto al 2023.



Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – spiega le priorità del comparto: innanzitutto la semplificazione burocratica dei sistemi di certificazione e dell’accesso alle misure della PAC. “Allo stato attuale il peso burocratico è insostenibile – dice – soprattutto per le piccole e medie aziende che rappresentano il cuore del settore bio a partire dalle aree interne”. Ancora, sul fronte della domanda, “è cruciale continuare a investire in programmi di comunicazione ed educazione alimentare per sostenere i consumi bio, iniziando dalle mense scolastiche”. Anche per questo Federbio attende con ansia l’introduzione del Marchio del biologico italiano che, “unendo l’identità delle nostre produzioni locali con la sostenibilità del metodo biologico, potrà costituire una leva decisiva per fare dell’agroecologia il paradigma di riferimento del sistema agroalimentare”.


I dati mostrano comunque un comparto in salute: i consumi domestici di prodotti agroalimentari biologici nel 2024 hanno sfiorato i 5,2 miliardi di euro. I consumi fuori casa si posizionano a oltre 1,3 miliardi di euro con un aumento del 5% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Ottime notizie anche sul fronte dell’export che nel 2024 ha raggiunto quota 3,9 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023).