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Manovra, prosegue a oltranza l’esame della Commissione. Stop ai rincari dei pedaggi in autostrada

| Redazione StudioNews |

Manovra, prosegue a oltranza l’esame della Commissione. Stop ai rincari dei pedaggi in autostradaRoma, 17 dic. (askanews) –  E’ stata sospesa la seduta della commissione bilancio della Camera impegnata da ieri, in una maratona proseguita per tutta la notte, nell’esame degli emendamenti alla manovra. Le votazioni riprenderanno questo pomeriggio alle 15 con l’obiettivo di arrivare al mandato al relatore nel tardo pomeriggio. La manovra è attesa in Aula alla Camera alle 14 di
domani.



Tra gli emendamenti votati, in molti casi frutto di riformulazioni lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali, i fondi alle scuole paritarie che accolgono disabili, il via libera alla nuova convenzione Mit-Anas, l’istituzione dello psicologo nella scuola e l’aumento del fondo per il Trasporto pubblico locale. In arrivo anche incentivi per l’acquisto di elettrodomestici nuovi ad alta efficienza energetica.  Inoltre, salta dalla manovra la discussa equiparazione degli stipendi dei ministri non eletti con i loro colleghi parlamentari. E’ quanto prevede un emendamento riformulato dei relatori. Nella norma resta solo un fondo da 500mila euro per il rimborso delle spese di trasferta dei ministri non eletti.  In particolare la norma prevede che i ministri ed i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma “hanno il diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”.  Per questo scopo viene istituito dal 2025 un fondo da 500mila euro presso la Presidenza del consiglio le cui risorse sono destinate alle amministrazioni interessate con un Dpcm su proposta del Ministro dell’Economia.  E il M5S attacca: la retromarcia è solo finta. “Si vergognano a tal punto di questo aumento dello stipendio per i ministri, che stanno provando a ingannare i cittadini arrampicandosi sugli specchi e difendendo l’indifendibile. In realtà, questo emendamento riformulato è un`impronta indelebile del Governo sulla Legge di bilancio e ne segna l`essenza: lontana dai problemi del Paese, concentrata sui privilegi di pochi. Prima inserito, poi ripensato, infine riscritto, l`aumento degli stipendi dei ministri resta, eccome, sotto forma di rimborso delle spese di trasferta. Nel bilancio dello Stato, da ora e per sempre, entra un fondo da 500mila euro l`anno, che oggi può significare 2.500 euro in più al mese per
gli attuali ministri non eletti, domani chissà”. Lo dichiara la  deputata Chiara Appendino, vicepresidente M5S.  “Sono senza vergogna, anche se provano a vergognarsi facendo passare un aumento per un rimborso spese. Operazione oscena, che marchia a fuoco questa Legge di bilancio
lontana anni luce dalle esigenze del Paese”. Lo afferma in una nota Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S della Camera.