Mario Pirovano porta ‘Mistero Buffo’ al Vittoriale degli Italiani
Mario Pirovano porta ‘Mistero Buffo’ al Vittoriale degli ItalianiMilano, 3 giu. (askanews) – Sabato 8 giugno, ‘Mistero Buffo’, uno dei capolavori del premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo, arriva al Laghetto delle danze del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS) grazie alla performance dell’attore Mario Pirovano.
L’evento è una delle grandi proposte della VII edizione del Festival dei Laghi che, sotto la direzione artistica di Francesco Pellicini (partner istituzionali Regione Lombardia e i Comuni di Varese, Brescia, Sondrio. VCO, Canton Ticino, Lecco e Como), propone – fino al 21 novembre – ben 20 spettacoli per tutti i gusti. “Si dice che la storia – commenta Pirovano – a volte è immobile, sempre uguale a se stessa. Quando comincia a muoversi, invece, diventa inarrestabile e travolgente. Ed è quello che sta succedendo da quando, lo scorso agosto, ho portato in scena durante “Il Festival del Teatro e del Cinema del Sacro”, organizzato grazie ad un atto di grande apertura, dalla Consulta Culturale della Chiesa di Bergamo ‘Lu Santo Jullare Francesco’, un altro grande spettacolo di Dario Fo e Franca Rame”.
“Portare il Mistero Buffo al ‘Vittoriale degli Italiani – continua Pirovano – è un atto di coraggio che solo un intellettuale libero ed intelligente come Giordano Bruno Guerri poteva realizzare. I punti di contatto sono tantissimi, a cominciare dal suo estroverso fondatore Gabriele D’annunzio, un personaggio indubbiamente fuori dal comune, un protagonista assoluto della fine ‘800 e dei primi anni del ‘900. Proprio investigando questo personaggio poliedrico, poeta, scrittore, artista dalle mille sfaccettature si può comprendere che il ‘Mistero Buffo’ al Vittoriale, sarebbe piaciuto a Gabriele D’Annunzio”. “Come dimenticare l’amore di D’Annunzio per i Vangeli Apocrifi, da arrivare addirittura a riscriverne alcuni passaggi – chiede Pirovano – e l’interesse sulla figura di Gesù? Un Gesù ‘ridente’, proprio come ce lo ha sempre raccontato Dario Fo. Ora ad onore del vero, con tutta la cautela, e di una piena consapevolezza, della assoluta diversità di approccio, fra Gabriele D’Annunzio e Dario Fo. Infatti, in tutti e due i casi, il fine ed il risultato è completamente diverso. E qui non si può fare a meno di pensare al ‘Primo Miracolo di Gesù Bambino’. Ma anche al ‘Miracolo di Lazzaro’”!
Sono molti gli spunti a cui fare riferimento: anche a D’annunzio è toccata l’umiliazione di essere messo all’indice dalla Chiesa, proprio come a Dario Fo, e Franca Rame. Come non pensare alla ‘Stanza del Lebbroso’, fatta costruire da Dannunzio all’interno del Vittoriale, dove lui si ritirava spesso in meditazione, ma il lebbroso ha anche un significato metaforico doppio: quello dell’escluso, il reietto, quello da evitare. Cosa capitata anche, ai nostri due ultimi Premi Nobel per la letteratura, Fo & Rame. Anche a Gabriele D’annunzio, è toccata la sorte di essere escluso da tutti i più importanti contesti letterari del 900′, e i suoi scritti hanno subito continuamente pesanti censure”. “Io oggi – conclude l’attore – sono straordinariamente felice di poter far risuonare le ‘note’, le parole e i racconti dei Vangeli Apocrifi in un contesto così carico di storia”!
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. In caso di pioggia lo spettacolo di terrà presso l’Auditorium del Vittoriale, con ingresso da Piazza del Vittoriale. Apertura cancelli alle ore 20.30.