Mattarella alla Fao: no al cibo come strumento di guerra
Mattarella alla Fao: no al cibo come strumento di guerraRoma, 16 ott. (askanews) – La fame è causa o addirittura strumento di guerra, anche per questo contrastarla è una “preziosa operazione di pace”. La giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra oggi a Roma presso la Fao è l’occasione per un confronto multilaterale sulla situazione di caso e di conflitti in “preoccupante crescita” e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, coglie l’occasione per un richiamo all’importanza di rilanciare l’azione delle Nazioni unite e in particolare delle sue agenzie per il sostegno alla carenza di cibo e di acqua.
Il pensiero del capo dello Stato è rivolto come sempre all’Ucraina, che subisce da oltre 20 mesi l’aggressione russa ma anche al Medio Oriente “nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che è già riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell’orrore e delle violenze”. Mattarella è stato tra i primi a rivolgere la sua solidarietà al Presidente Herzog dopo l’attacco di Hamas e oggi pomeriggio sarà al Portico d’Ottavia per la commemorazione degli 80 anni del rastrellamento del Ghetto di Roma. Un gesto simbolico di vicinanza al popolo ebraico. Il richiamo di Mattarella dalla Fao è rivolto alla comunità internazionale: “Assistiamo ad un preoccupante aumento delle tensioni internazionali, ad un ritorno di atteggiamenti imperialistici e dei nazionalismi – ricorda -. Un quadro che il Segretario Generale dell’Onu, Guterres, ha efficacemente descritto come ‘un mondo multipolare senza multilateralismo’ e per questo più esposto a tensioni geopolitiche e ad una preoccupante tendenza alla contrapposizione piuttosto che alla collaborazione fra Stati”.
D’altro canto la guerra “contribuisce ad accrescere l’instabilità in vaste aree del mondo e continua a diffondere insicurezza alimentare e scarsità di beni essenziali” ne è dimostrazione “la scellerata decisione di Mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente questo scenario. È un delitto – insiste il Presidente – trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto”. “Al contrario, cibo e acqua sono testimonianza della indivisibilità del destino dell’umanità. Il diritto al cibo e all’acqua sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di ‘sicurezza umana’ che richiede cooperazione. È questa la sfida che ci interpella – secondo Mattarella -: dare vita e dignità alle persone, ai popoli, di ogni latitudine”.
“L’accesso all’acqua – ribadisce il capo dello Stato -è un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del pianeta. Le sfide che ho richiamato – dal cambiamento climatico, all’aumento dei conflitti, alla scarsità di cibo e di acqua, che ne sono la conseguenza – hanno un comune denominatore: sono tutte transnazionali. Da qui l’esigenza di combatterle utilizzando e valorizzando al meglio quel formidabile strumento rappresentato dalle Nazioni Unite, l’unico disponibile, e, per quel che riguarda l’agricoltura e la nutrizione, dalle Agenzie che orgogliosamente ospitiamo qui a Roma”.