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Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’Ucraina

| Redazione StudioNews |

Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’UcrainaCracovia, 19 apr. (askanews) – L’Unione europea ha saputo reagire con fermezza e unità al tentativo nazionalistico di violare i suoi confini. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università Jagellonica a Cracovia nel corso della sua visita di Stato in Polonia. “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio – ha ricordato il capo dello Stato -. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”.

“Come dimenticare la vicenda dei Sudeti e delle popolazioni di origine tedesca che li abitavano, e della Conferenza di Monaco, che aprirono alla Seconda guerra mondiale? A questo insensato tentativo di sovvertire le regole dell’ordine internazionale, l’Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e – con unità di intenti – continuerà a sostenere l’Ucraina”, ha aggiunto. “Sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili per potersi difendere insieme con determinazione e per garantire e sviluppare il modello democratico e sociale europeo”, ha ribadito Mattarella. “Fronteggiare con successo le gravi conseguenze del perdurare del conflitto” in Ucraina ha sottolineato il capo dello Stato, “dall’esplosione dei fenomeni migratori alle crescenti diseguaglianze economiche e sociali, alla insicurezza energetica ed alimentare, è la sfida alla quale gli europei sono chiamati”.