Mattarella: serve uno sforzo collettivo per garantire ai disabili tutti i diritti
Mattarella: serve uno sforzo collettivo per garantire ai disabili tutti i dirittiMilano, 22 set. (askanews) – Per migliorare la qualità della vita e la fruizione di tutti i diritti da parte delle persone con disabilità occorre “uno sforzo collettivo” per la “snesibilizzazione e la formazione” e le risorse “adeguate”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, in occasione della prima edizione di “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”, appuntamento che per il Capo dello Stato “stimola una riflessione sul mondo della disabilità, con particolare riferimento allo stato di attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.
Mattarella ha ricordato che “i principi stabiliti dalla Convenzione ONU del 2006 costituiscono pietre miliari ed elementi integranti del diritto nazionale per effetto della ratifica da parte della Repubblica Italiana, in ossequio alla nostra Costituzione che promuove l’eguaglianza, l’inclusione e il pieno godimento dei diritti fondamentali per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione. È un obiettivo fatto proprio dalla Strategia europea sulla disabilità 2021-2030 per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e garantire la loro piena partecipazione nella società europea”. Tuttavia, ha ammonito il Presidente della Repubblica, “la sola affermazione di principi non è sufficiente a rimuovere gli ostacoli, anche di matrice culturale, che ancora oggi si frappongono al pieno godimento di tali diritti. Occorre, infatti, uno sforzo collettivo che veda le Istituzioni registe di un cambiamento di cui ciascuno deve essere protagonista. Servono risorse finanziare adeguate e un’opera di sensibilizzazione e formazione, indirizzata soprattutto ai giovani, sui temi della disabilità, della non discriminazione e dell’inclusione”.
Dunque EXPO AID 2023 “può essere un utile strumento per dare voce a tante donne e uomini che chiedono di poter vivere, studiare, lavorare e viaggiare in condizioni di parità e di eguaglianza, con la stessa libertà e dignità che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce a ciascun individuo fin dalla nascita. Con questo spirito – ha concluso Mattarella – rivolgo a tutti i presenti i migliori auguri di buon lavoro unitamente a espressioni di apprezzamento e incoraggiamento”.