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Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: non ho intenzione di scendere in politica. Nessuno sostituirà mio papà

| Redazione StudioNews |

Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: non ho intenzione di scendere in politica. Nessuno sostituirà mio papàMilano, 5 lug. (askanews) – “Assolutamente no, io non ho intenzione di scendere in politica”. Così l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, a poco meno di un mese dalla scomparsa del padre Silvio, esclude un suo impegno in politica a stretto giro. Durante la consueta presentazione dei palinsesti della nuova stagione di Mediaset, a Cologno Monzese, l’ad ha motivato ai giornalisti le ragioni di questa scelta. Motivazioni che se in due casi sono personali, nel terzo afferiscono alla situazione politica del Paese. Ieri per l’ad di Mfe-Mediaset c’è stata la prima uscita pubblica dopo il lutto, con la consueta presentazione dei palinsesti Mediaset negli studi di Cologno Monzese, andata avanti fino a tarda notte.

“Assolutamente no, io non scendo in politica”. L’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, a poco meno di un mese dalla scomparsa del padre Silvio, esclude un suo impegno in politica a stretto giro. Durante la consueta presentazione dei palinsesti della nuova stagione di Mediaset, a Cologno Monzese, l’ad ha motivato ai giornalisti le ragioni di questa scelta: “La prima questione è del tutto personale: la politica è un mestiere serio e non dico a caso mestiere perché i mestieri si studiano ma ancora di più si imparano facendo esperienza. Non riterrei giusto dire: ‘ok, per quello che è successo andiamo’. Il secondo motivo è ancora personale, ed è che anche ove mai fosse, non penso sia giusto lasciare le cose a metà. Oggi Mediaset sta attraversando un momento importantissimo di crescita, nuovi progetti e sviluppo, e io ritengo di dover rimanere a Mediaset a fare il mio mestiere”. E poi c’è il terzo motivo, esterno: “E’ il motivo più importante di tutti – ha detto – anche ove mai, e così non è, dovessi sentire io una qualche chiamata, non bisogna dimenticare perchè si fanno le cose. Io penso che per scendere un politica uno debba pensare di dare un servizio agli italiani ma oggi non c’è nessuna emergenza, non vedo perchè”. “Detto questo – ha chiosato – io non ho intenzione di scendere in politica”.

Ma è proprio su questo terzo motivo che, a fine serata, chiacchierando con i giornalisti, invita a riflettere, ammettendo che “nei vari pensieri che ho fatto, la scomparsa di mio papà mi ha fatto nascere qualcosa dentro. Io ora ho 54 anni, mio padre quando è sceso in politica ne aveva 58. Qualcosa di emotivo e sentimentale si è mosso” ha confidato “onestamente”, salvo subito dopo ribadire che “non vado e non faccio politica non solo perché non voglio ma soprattutto perché non c’è nessuna necessità a oggi. C’è un governo eletto dagli elettori che sta facendo del suo meglio, diamogli tempo”. Su una cosa però è certo: “Chi sostituirà mio papà? Nessuno mai”. Parlando poi dell’azienda Pier Silvio ha detto: “In famiglia non si è mai parlato della cessione di Mediaset”. Alla domanda se gli avesse dato fastidio che i giornali ne avessero scritto immediatamente dopo la scomparsa del padre ha detto: “La risposta è sì, è inevitabile che sia così”.

“Non è che noi vogliamo dare l’impressione di compattezza, c’è compattezza. Io voglio un bene enorme a mia sorella Marina e voglio un bene enorme ai miei tre fratelli Barbara, Eleonora e Luigi. Ognuno fa il suo mestiere, abbiamo vite diverse ma c’è una compattezza assoluta”. Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, usa parole nette nel descrivere il rapporto con le sorelle e il fratello, all’indomani della scomparsa del padre. A chi gli chiedeva, in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, se ci fosse una concreta unità di visione, dopo il primissimo messaggio di continuità lanciato come Fininvest all’indomani della morte di Silvio Berlusconi, l’ad di Mfe ha ribadito “l’assoluta compattezza” della famiglia rivelando di essere stato “un po’ turbato” da quello che hanno scritto i giornali pur comprendendo che “ognuno fa il suo mestiere”.

E nelle parole, come nei gesti, Pier Silvio Berlusconi ha portato il ricordo del padre: “La mancanza che sento è enorme, me l’avevano detto che la perdita di un genitore è la peggiore esperienza della vita, ma man mano che le settimane passano la mancanza cresce”. Un ricordo commosso per suo padre, scomparso il 12 giugno scorso. Martedì per l’ad di Mfe-Mediaset c’è stata la prima uscita pubblica dopo il lutto, con la consueta presentazione dei palinsesti Mediaset negli studi di Cologno Monzese, andata avanti tutta la notte. Fin dall’inizio della serata, presentata da Gerry Scotti, i ricordi e le emozioni si sono fatti strada tra l’annuncio di un programma nuovo e qualche informazione finanziaria. Come quando è salito sul palco emozionato, dopo il video-omaggio di Mediaset a lui e a suo padre Silvio: “E adesso?” ha detto col nodo alla gola, ringraziando “tutti gli amici di Mediaset, i giornalisti. Mi viene da dire ‘mamma mia’ ma dico ‘Papà, ti amo’”, indirizzando al cielo un bacio. E per sciogliere la tensione ha lasciato il palco alla performance degli Italian gospel Choir. Ma come già aveva detto ai dipendenti il giorno della morte del padre, “adesso facciamo click e torniamo a lavorare”. E lo ha fatto per tutta la presentazione, senza però respingere i ricordi che affioravano o venivano sollecitati dalla curiosità dei giornalisti: “Faccio ancora fatica a parlarne, la mancanza è più dell’uomo che del papà. Sono onesto e dico una cosa che rende ancora una volta onore a mio padre: non è una mancanza così forte a livello professionale, da questo punto di vista è stato un grande padre. Io ero in azienda quando è entrato in politica e ne sono stato completamente travolto da questa scelta. Mi ricordo che un giorno mi chiamò in cucina, vide la mia agenda e mi disse: ‘Ma fai veramente così tanti appuntamenti? Sei diventato me?’. Oggi la mancanza è totale ma sulla continuità devo dire che è stato così grande che è riuscito a dare ai suoi figli la possibilità di andare avanti senza di lui prima di quello che è successo”. Ripete a più riprese che è stato un padre “dolcissimo, di una dolcezza infinita” e anche molto “permissivo” sebbene non sia mancata “più di una sgridata e ora che ho un figlio io di 13 anni lo capisco”. E ricordando l’ultima volta che era andato da lui per un consiglio professionale, ha detto: “Quella volta mio padre mi disse ‘ma tu chiedi a me? Mediaset è più tua che mia. Quello che decidi tu a me va bene’. Ecco lui era amore, dolcezza e libertà”.