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Melinda: sistema Sophia in 300 ettari di coltivazione entro il 2025

| Redazione StudioNews |

Melinda: sistema Sophia in 300 ettari di coltivazione entro il 2025Milano, 9 feb. (askanews) – Un sistema di precisione a punto fisso per l’applicazione dei trattamenti fitosanitari e la protezione antibrina per le colture arboree. Una tecnologia che, installata all’interno del frutteto, consente in pratica di indirizzare – valutando tempistica, condizioni meteo e altre parametri – gli antiparassitari in modo mirato sulle colture, riducendo così in modo sostanziale l’impatto ambientale. E’ ‘Sophia’, ovvero Spray Overcanopy PHytosanitary Innovative Application, l’iinnovativa tecnologia per la protezione di precisione delle colture, sviluppata dalla società israeliana Netafim, e gestita in esclusiva in Italia da Melinda e La Trentina per le produzioni del consorzio. A Berlino, nel corso di “Fruit Logistic” – salone europeo del settore dei prodotti ortofrutticoli freschi – Melinda ha annunciato che entro fine anno estenderà l’uso di Sophia dagli attuali 15 ettari di frutteti nella Val di Non a 80 ettari, con l’obiettivo impiantare la nuova tecnologia in complessivi 300 ettari di coltivazione entro il 2025.
Il sistema Sophia consente di mettere in atto una difesa delle colture calibrata, intervenendo al bisogno e non in modo preventivo. In questo modo è possibile applicare le soluzioni per la difesa delle colture in tempi molto più rapidi, permettendo all’agricoltore un utilizzo efficace delle molecole meno impattanti per l’ambiente. Ma i vantaggi non si esauriscono qui. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, infatti, Sophia può essere usato con successo per la difesa dei danni da gelo fino a una temperatura di -5° C. Il suo sistema pulsante è in grado di ridurre del 50% l’impiego delle risorse idriche nel confronto con i metodi tradizionali ad alta portata e copertura totale. Si migliora quindi in modo sensibile quantità e qualità della produzione nel pieno rispetto dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse naturali.
“L’uso di questa tecnologia apre nuove e importanti prospettive nella coltivazione – ha detto Ernesto Seppi, presidente di Melinda – In primo luogo, si ha la possibilità di operare nelle aree periurbane e di agire anche in condizioni difficili, ad esempio durante le piogge, su frutteti scoscesi e ripidi. In questo modo si tutela la sicurezza degli agricoltori, che non sono più costretti ad avventurarsi di persona nelle aree più impervie, e si riducono i passaggi complessivi dei trattori, limitando così la compattazione del suolo e le emissioni di CO2”.
“L’accordo siglato con Netafim prevede l’utilizzo esclusivo della tecnologia a livello nazionale da parte di Melinda e La Trentina ancora per due anni – ha aggiunto Seppi – La nostra intenzione è quella di espandere l’applicazione e di misurarne i vantaggi concreti per il clima e l’ambiente, calcolando ad esempio l’ammontare di acqua risparmiata e il quantitativo di emissioni evitate. In questo modo il Consorzio potrà continuare a perseguire gli obiettivi di sostenibilità in linea con quanto previsto dalla nuova Politica Agricola Comune, tutelando il nostro territorio e il benessere dei suoi abitanti, dei soci e dei consumatori”.
“La tutela dell’ambiente e la protezione delle risorse naturali sono i principi che ci guidano nello sviluppo di soluzioni per l’agricoltura di precisione sempre più innovative – ha poi detto Stefano Ballerini, country manager di Netafim Italia – La Partnership con il Consorzio Melinda concretizza un approccio all’agricoltura basato su tre valori che sono da sempre al centro del nostro operato: responsabilità verso l’utilizzo delle risorse naturali, salubrità delle produzioni agricole e ricerca della qualità per il consumatore. Il progetto Sophia rappresenta un ambizioso passo avanti nel comune obiettivo di proteggere le colture in modo sempre più sostenibile, prestando attenzione al consumo di risorse e all’impatto sull’ambiente e sulle comunità locali”.