Meloni a Londra dà ragione a Sunak sui migranti: in Ruanda? Per me non è deportazione
Meloni a Londra dà ragione a Sunak sui migranti: in Ruanda? Per me non è deportazioneLondra, 28 apr. (askanews) – La Corte europea dei diritti umani dice che collocare i migranti in attesa di asilo in Ruanda come vorrebbe fare il governo inglese è violazione dei diritti umani? “Non so quali siano i principi che vengono violati. Questo racconto per cui in Ruanda come in qualsiasi nazione africana è una nazione impresentabile, quello è razzismo”, lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, conversando con i giornalisti all’ambasciata italiana a Londra. “Non è una questione di deportazione, di fronte all’immigrazione illegale – ha aggiunto – non stai deportando nessuno. Quando queste persone arrivano tu processi le loro richieste, c’è un tempo nel quale quella richiesta va processata per capire se c’è il diritto ad avere la protezione internazionale o no. Nel qual caso, per tutte le Corti del mondo, se non hai diritto alla copertura devi tornare a casa. Dove queste richieste vengano processate, e la stessa Ue prevede dei centri dove trattenere queste persone durante la richiesta, dove questo accade è assolutamente secondario. Il punto che dobbiamo considerare è che la materia diventa molto più difficile da gestire se tu pensi di poter concentrare la pressione solo su alcune nazioni”.
“Io non sono d’accordo sul principio di deportazione – ha rimarcato Meloni – non vi rendete conto della gravità del temine utilizzato. Io non la vedo come una deportazione ma come un accordo tra Stati liberi nei quali viene garantita la sicurezza delle persone e credo che parlare di deportazione o lasciare intendere che il Ruanda sarebbe un paese che non rispetta i diritti e sarebbe una nazione inadeguata o indegna credo che questo sì sia un modo di razzista di leggere le cose”. I migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito “non è questione di considerarli criminali, ma sono responsabili di qualcosa di illegale. È illegale attraversare senza rispettare le regole i confini di una nazione”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Londra. “È illegale attraversare senza rispettare le regole i confini di una nazione. Attenzione a come vengono raccontate le cose perché a me pare che molto sia legato a di che matrice sono i governi che fanno le stesse cose, e non faccio esempi perché i miei rapporti internazionali voglio mantenerli buoni…”, ha sottolineato la premier, Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei giornalisti a Londra e riferendosi sempre ai migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito.
“In alcuni casi – ha aggiunto – si fa finta di niente, in altri si ingigantiscono questioni che sono semplicemente il tentativo di risolvere problemi che quando si intensificano rischiano di avere reazioni più difficili da controllare”. Ma le iniziative del governo inglese rischiano di spaccare la Ue sulle politiche migratorie? “No, al contrario. Quello che Sunak sta cercando di fare è collaborare con la Ue e con l’Italia, ma l’ha fatto anche con la Francia di Macron con cui hanno fatto un partenariato. Non è un tentativo di dividere l’Europa, è un tentativo di collaborare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, conversando con i giornalisti all’ambasciata italiana a Londra e manifestando così la convergenza con il premier britannico Rishi Sunak. “La Gran Bretagna – ha aggiunto – è disponibile a collaborare con Frontex, per esempio. Perché come sempre se non si difendono le frontiere esterne e non si lavora sulla dimensione esterna, hai voglia a cercare di risolvere il problema internamente tra le singole nazioni. Chi arriva in Italia poi va in Francia, in Germania, in alcuni casi per il tramite de La Manica arriva in Gran Bretagna”.