Meloni a Vilnius vede Erdogan e lancia l’appello alla coesione della Nato
Meloni a Vilnius vede Erdogan e lancia l’appello alla coesione della NatoVilnius, 11 lug. (askanews) – Un lungo bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, un colloquio con il premier britannico Rishi Sunak e un appello alla “coesione” della Nato, nel nuovo contesto geopolitico. E’ questa la sintesi della giornata della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al vertice dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica che si è aperto oggi a Vilnius.
Nel corso dei lavori, Meloni è intervenuta nella sessione Nato+Svezia, prendendo la parola dopo il presidente americano Joe Biden e il primo ministro olandese Mark Rutte, soffermandosi su tre ‘pilastri’. Innanzitutto, secondo quanto si apprende, ha sottolineato l’importanza del vertice che dà una “nuova postura” alla Nato nel nuovo e complesso panorama geopolitico. Una postura – ha rimarcato – che deve essere accompagnata da maggiori investimenti, e da una maggiore qualità di questi per una razionalizzazione della spesa, guardando anche all’industria e alle catene di valore. Secondo punto, prioritario per l’Italia, è quello di un “approccio a 360 gradi” con un’attenzione al ‘fronte Sud’ e all’Africa, anche per contrastare le migrazioni illegali, con una particolare attenzione allo State building. Infine, per quanto riguarda l’Ucraina, Meloni ha rimarcato la determinazione a continuare a fornire il “sostegno straordinario” all’Ucraina, fino a quando necessario. Per quanto riguarda gli incontri a margine dei lavori, la premier ha avuto un bilaterale di 50 minuti con Erdogan (con cui si era già vista al G20 di Bali) definito “lungo e fruttuoso”. Al centro del colloquio i migranti e la strategia nel Mediterraneo. “Abbiamo dialogato sul comune interesse a rafforzare l’impegno nella sponda sud del Mediterraneo”, ha spiegato Meloni in un tweet, anche nell’ottica di un contrasto all’immigrazione clandestina. Meloni ed Erdogan hanno affrontato anche il tema degli investimenti nei settori dell’industria e della difesa e confermato l’obiettivo di un ulteriore slancio nei rapporti economici, per arrivare a un interscambio di 30 miliardi di euro. “La Turchia continuerà la sua forte cooperazione con l’Italia” nella Nato, ha assicurato il leader turco. A questo proposito, i due Paesi lavorano a un’iniziativa comune per far nascere, all’interno dell’Alleanza, un coordinamento per la lotta al terrorismo. Al centro del colloquio anche l’Ucraina, con Italia e Turchia che lavorano per “una pace giusta e duratura”.
Di Ucraina Meloni ha parlato anche con il premier britannico Sunak in un breve colloquio, dopo il bilaterale che si era tenuto a Londra nell’aprile scorso. La presidente del Consiglio ha anche avuto modo di scambiare alcune parole con il presidente americano Biden, che dovrebbe poi incontrare a Washington entro la fine del mese (anche se al momento non c’è una data). Domani la giornata conclusiva del vertice, che avrà come protagonista il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato oggi a Vilnius dove ha tenuto un comizio in una piazza affollatissima. Al termine dei lavori Meloni è attesa in una conferenza stampa, che la riporterà anche alle tante ‘spine’ che la attendono a Roma: la revisione del Pnrr, lo ‘scontro’ con la magistratura sui casi Santanchè e Delmastro, il caso del figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.