Meloni al Med9, focus su migranti dopo tensioni con Berlino
Meloni al Med9, focus su migranti dopo tensioni con BerlinoLa Valletta (Malta), 29 set. (askanews) – Promuovere una “più efficace e diretta cooperazione politica” tra i Paesi europei dell’area del Mediterraneo. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che a breve arriverà al castello di La Valletta a Malta per il summit Med9. Al vertice sono presenti il premier maltese Robert Abela, il primo ministro della Slovenia Robert Golob, il ministro degli Esteri spagnolo Pascual Navarro Rios, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, quello portoghese Antonio Costa, quello Croato Andrej Plenkovic, il presidente di Cipro Nikos Christoloulides. All’incontro parteciperanno anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Tema centrale sarà quello dei migranti, una priorità dell’Italia che cerca ‘alleati’ tra i Paesi del Mediterraneo in vista dei prossimi Consigli europei, a maggior ragione viste le tensioni di questi giorni con la Germania sui fondi alle Ong e sul Patto sulle migrazione Ue. Il formato Med7, ora Med9 dopo l’inclusione di Croazia e Slovenia del 2021, è nato nel 2016 da una iniziativa dell’allora premier greco Tsipras. Oltre alle affinità storiche e geografiche e alla forte proiezione marittima, sottolineano fonti diplomatiche, gli Stati partecipanti al formato condividono “sensibilità comuni” su alcune tematiche europee, in particolare sui temi economici e sociali, quali la riforma della governance economica europea e la sfida migratoria. Ma soprattutto essi condividono una situazione geografica che rende il Mediterraneo una regione allargata di interesse strategico. L’adesione dell’Italia a questo formato – ricordano le fonti – risponde all’auspicio di una più efficace e diretta cooperazione politica di vertice tra i Paesi dell’area, al pari di quanto già avviene per altri gruppi regionali informali in ambito Ue.
L’edizione di quest’anno (la decima) cade in un contesto dominato da diverse fonti di instabilità: guerra in Ucraina, la crisi migratoria, un nuovo rallentamento delle economie europee associato alla crescita dell’inflazione, la crisi climatica. Questi temi saranno portati all’attenzione dei capi di Stato e di governo nel corso delle due sessioni di oggi. La prima (dalle 13 alle 14.30) sul vicinato Sud, la seconda, dedicata ai temi al centro dell’agenda del Consiglio europeo nei prossimi mesi, dalle 15 alle 16.30. Alle 17.45 è previsto un punto stampa congiunto con dichiarazione dei capi di Stato e di governo.