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Meloni da Trump: rafforziamo relazione, Italia per dialogo Ue-Usa

| Redazione StudioNews |

Meloni da Trump: rafforziamo relazione, Italia per dialogo Ue-UsaRoma, 20 gen. (askanews) – Prima alla tradizionale funzione religiosa nella chiesa episcopale di St. John, vicino alla Casa Bianca, poi a Capitol Hill per la cerimonia di giuramento, seduta accando al presidente argentino Javier Milei, infine al pranzo ufficiale, prima di ripartire per Roma. E’ stata una visita lampo quella a Washington della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, unica leader europea presente all’Inauguration Day, invitata personalmente dallo stesso presidente Donald Trump.



La premier è arrivata nella notte nella capitale Usa, con una decisione presa all’ultimo momento (è stata comunicata solo venerdì dopo le 23), probabilmente dopo una lunga valutazione sull’opportunità politica di rispondere alla ‘convocazione’ del tycoon, per lei che punta a proporsi come “ponte” tra la nuova amministrazione e l’Unione europea in un rapporto che non si preannuncia semplice. Questa mattina, Palazzo Chigi ha diffuso un breve video per spiegare il motivo della sua presenza. “Io – dice la presidente del Consiglio – penso che sia molto importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti estremamente solidi con gli Usa, dare una testimonianza della volontà di continuare e semmai rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse”. Al termine del giuramento, su X la premier ha fatto gli “auguri di buon lavoro” a Trump, ribadendo la certezza che “l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e USA, affrontando insieme le sfide globali e costruendo un futuro di prosperità e sicurezza per i nostri popoli”. Meloni, nel post, ha voluto mandare anche un messaggio di rassicurazione ai partner europei, preoccupati da un possibile rapporto teso con l’altra sponda dell’oceano e da un tentativo della nuova amministrazione di dividere l’Ue. “L’Italia – garantisce – sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità”.


Dopo il pranzo, Meloni è in procinto di ripartire e già domani sarà a Roma, alle prese con i dossier sul tavolo. Il primo riguarda il “caso” di Daniela Santanchè, dopo che il Tribunale di Milano l’ha rinviata a giudizio con l’accusa di falso in bilancio nella gestione di Visibilia Editore. La ministra del Turismo sembra intenzionata a resistere al suo posto, ma mentre dal suo partito, Fdi, sono arrivate poche dichiarazioni di sostegno (e nessuna da Meloni) continua il pressing delle opposizioni per un passo indietro. Proprio oggi il M5s ha presentato una mozione di sfiducia in entrambe le Camere. “Metteremo di nuovo il Governo con le spalle al muro di fronte al Parlamento e agli italiani. Se pensano di far finta di nulla come al solito si sbagliano di grosso”, ha attaccato il leader pentastellato Giuseppe Conte. Probabile che una decisione venga presa dopo un confronto diretto, nelle prossime ore, tra Meloni e Santanchè. In caso di dimissioni, l’obiettivo è procedere – come è stato per Gennaro Sangiuliano – con una sostituzione immediata. Risolta, invece, la “grana” del referendum sull’autonomia differenziata, dichiarato inammissibile dalla Corte costituzionale: l’eventuale voto sulla riforma Calderoli preoccupava, e non poco, Palazzo Chigi.