Meloni: Giappone strategico, l’Italia più presente nell’Indo-Pacifico
Meloni: Giappone strategico, l’Italia più presente nell’Indo-PacificoTokyo, 5 feb. (askanews) – Grande “sintonia” con un Paese, il Giappone, al cuore di un area “strategica” come quella dell’Indo-Pacifico, in cui l’Italia vuole aumentare la sua presenza politica ed economica. Giorgia Meloni arriva al Palazzo Kantei di Tokyo, con la città imbiancata da una forte nevicata, per ribadire la collaborazione con Kishida Fumio, il premier giapponese con cui l’anno scorso ha firmato un Partenariato strategico bilaterale che in dodici mesi ha già prodotto risultati “concreti”.
Quella dell’Indo-Pacifico, sottolinea la premier dopo l’incontro bilaterale e la cena di lavoro, “è un’area inevitabilmente strategica, la cui dimensione strategica è aumentata negli ultimi anni. Credo che sia un quadrante nel quale è fondamentale la stabilità ma anche un quadrante che offre grandi opportunità all’Italia, e che offre grandi opportunità a livello multilaterale e a livello bilaterale”. Proprio il Giappone, spiega, ha chiesto a Roma “di aumentare la nostra presenza nell’area, anche su una cooperazione in ambito di difesa”. Una richiesta accolta come sottolinea l’arrivo nell’agosto prossimo – per esercitazioni congiunte – della porta-aerei “Cavour”, della nave scuola “Vespucci” e degli F35. “C’è secondo me un interesse a una maggiore e migliore presenza italiana, particolarmente nell’anno in cui presiediamo il G7 perché l’Indo-Pacifico è per la dimensione del gruppo dei 7 particolarmente importante”, ha detto Meloni. Proprio il passaggio di consegne del G7, dalla presidenza giapponese a quella italiana, è stato uno dei temi al centro dell’incontro. Una presidenza che si svilupperà in “continuità” con quella nipponica, che ha fatto un “immenso lavoro”, mantenendo “viva” l’attenzione su alcune “grandi sfide”, come l’Ucraina e l’Indo-Pacifico. La presidenza italiana del G7 intende “continuare a dedicare particolare attenzione alla tutela dell’ordine internazionale basato sul diritto. Dalla risoluzione pacifica delle crisi globali, al rapporto con i Paesi del Sud globale, con un focus particolare sull’Africa, sulla sicurezza energetica e alimentare. Il tutto intorno a un concetto semplice, quello della centralità dell’uomo, fondamentale anche nell’approccio rispetto alle nuove tecnologie”. Altro tema che era nell’agenda del summit di Hiroshima e che sarà ripresa è quello dell’Intelligenza artificiale, che per la presidente del Consiglio presenta “grandi opportunità” ma anche “enormi rischi”, con la “reale possibilità che molte professioni, anche altamente qualificate, vengano rapidamente sostituite da algoritmi, causando crisi sociali e contribuendo ad ampliare il divario tra ricchi e poveri, spazzando via potenzialmente la classe media”. Serve dunque, per Meloni, “adottare principi guida e un codice di condotta per le aziende che sviluppano l’intelligenza artificiale”.
Meloni e Kishida hanno trattato anche i principali dossier internazionali, su cui c’è “forte convergenza di vedute”: dalla crisi di Gaza, dove “entrambe le nostre nazioni sono impegnate a fornire assistenza umanitaria” alla situazione del Mar Rosso “che ha ripercussioni sulla stabilità e sul commercio mondiale” fino all’Ucraina e all’Indo-Pacifico, “area strategica di rilevanza globale, che deve fare i conti con importanti nodi regionali”. Sul tavolo del confronto anche i rapporti economici bilaterali, con un interscambio che nel 2023 è cresciuto del 10%, raggiungendo oltre 15 miliardi di euro. Con Kishida è stata sottolineata la possibilità di ulteriori partnership, in particolare in settori ‘classici’ come la difesa ma anche innovativi come la microelettronica, l’energia, l’aerospazio, l’intelligenza artificiale, la biomedicina e la robotica. A questo proposito, prima di vedere il premier giapponese Meloni aveva incontrato, nella residenza dell’ambasciatore italiano a Tokyo, i vertici di alcuni dei principali gruppi nipponici con interessi in Italia: Mitsubishi Heavy Industries; Hitachi Ltd; Ntt Corporation; Denso Corporation; Ebara Corporation; Mitsubishi Ufj Financial Group Inc (Mufg); Mitsui & Co. Ltd; Marubeni Corporation. L’Italia, è stato il messaggio della premier, guarda con “grande interesse” all’ulteriore sviluppo di partenariati industriali e tecnologici con il Giappone e in particolare il governo è “dalla parte del sistema produttivo”, è al lavoro per rafforzare il sistema delle imprese e renderlo più solido per attrarre investimenti.