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Meloni: le droghe fanno male, nessuna è “leggera”. E attacca le serie tv sulle “gesta degli spacciatori”

| Redazione StudioNews |

Meloni: le droghe fanno male, nessuna è “leggera”. E attacca le serie tv sulle “gesta degli spacciatori”Roma, 26 giu. (askanews) – “Non amo l’ipocrisia e voglio ribadire concetti semplici anche se in questo tempo si diventa oggetto di polemica, ma sono abituata a difendere quello in cui credo. La droga fa male sempre e comunque, ogni singolo milligrammo si mangia un pezzo di te”, “la droga ti indebolisce sempre di più”, “seconda cosa banale da dire le droghe fanno male tutte: non ci sono distinzioni sensate in questo senso, dire che non sono tutte uguali è un inganno e chi lo dice lo sa, questo ha prodotto conseguente pesantissime”, nessuna, insomma, è “leggera”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo all’auletta dei gruppi di Montecitorio a un convegno in occasione della Giornata mondiale contro le droghe.

“Sono contenta di essere qui con tanti ragazzi e ragazze, sono felice per il significato quasi rivoluzionario di essere qui oggi governo, istituzioni, comunità, esperti, famiglie, giovani e insegnanti perchè abbiamo una Giornata contro la droga ma attorno a quella scadenza c’è stata soprattutto indifferenza. Non è scontato essere qui perchè non è avvenuto in passato, si è preferito tenere i riflettori spenti sul fenomeno crescente della droga e delle dipendenze patologiche, sull’emergenza di cui fingiamo di accorgerci solo quando arriva la tragedia con una indignazione a intermittenza che scompare spesso senza neanche citare la causa che ha portato alla tragedia: la droga e la dipendenza”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Farlo – ha aggiunto – comporterebbe un esame di coscienza su come è stata trattata l’emergenza, è come se considerassimo la droga come una calamità, imprevedibile, imprevista e inevitabile. E’ un atteggiamento ipocrita, quello che accade non è inevitabile e non è imprevedibile. Quello che accade accade perchè il fenomeno è stato banalizzato, tollerato quando non propagandato”.

“Quello che accade con la droga è stato tollerato e banalizzato se non divulgato, come se fosse una forma di libertà, non capisco come si possa considerare libertà una cosa che ti rende schiavo. Come si può amare una costrizione?” ha sottolineato Meloni. La premier ha puntato il dito anche contro una certa prospettiva indulgente: “Tutta la narrazione va in una direzione: film, serie televisive. Il messaggio è che la droga è anticonformista, non fa male, fa bene. Ci sono serie che raccontano le gesta di uno spacciatore sulle stesse piattaforme che facevano i documentari contro Vincenzo Muccioli” E c’è stata anche una breve interruzione dell’intervento della premier con una protesta inscenata nella saletta della Camera: l’onorevole Magi (+ Europa) ha esposto un cartello con la scritta “Cannabis: se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia”. “Abbiamo visto i risultati delle vostre politiche, non mi faccio intimidire”, ha replicato Meloni. Il cartello esposto da Magi e da un’altra manifestante sono stati presi dai commessi e Magi si è poi allontanato dall’auletta dei gruppi.

“Lei – ha detto meloni rivolta a Magi – dovrebbe ricordarsi che è grazie alle politiche che avete fatto se ci siamo ridotti così, guardi questi ragazzi, onorevole Magi dovrebbe sapere che non mi faccio intimidire, perchè so esattamente quello che sto facendo, il punto è se voi vi rendiate conto di quello che state facendo”. Nella lotta alla droga – ha proseguito Meloni – “questo governo non intende voltarsi dall’altra parte e ignorare il problema ma affrontarlo con coraggio e determinazione. Sarebbe molto più comodo sul piano del consenso far finta di niente, come hanno fatto altri, ammiccare alle dipendenze per sembrare anticonformisti ma credo che non ci sia niente di più anticonformista di dire le cose come stanno assumendoci la responsababilità. Una politica che non garantisce la scuola, una prospettiva, un futuro ai giovani e in cambio dice ‘fumati una canna’ non sarà mai la mia politica. E’ finita la stagione dell’indifferenza, del lassismo, del disinteresse. Il messaggio è che lo Stato intende fare la sua parte per combattere un fenomeno che è fuori controllo”. “E’ un fenomeno in costante evoluzione” quello della droga, “vogliamo rimettere al centro la persona umana e lo Stato ad ascoltare i bisogni delle persone con un approccio multidisciplinare, anche questo è un cambio di paradigma. Si è fatta strada la cultura dello scarto, è una cultura infame che ti lascia ai margini se non corrispondi ai canoni del perfetto produttore o consumatore”, ha proseguito la presidente del Consiglio. “Anziani e disabili sono stati considerati scarti, i tossicodipendenti sono stati considerati come scarti quando è dimostrato che un tossicodipendente è un malato perfettamente curabile, se uno ti dà una mano ti rimetti in piedi, questo governo intende combattere la cultura dello scarto, vogliamo rimettere al centro la persona umana” ha sottolineato Meloni, concludendo: “Voglio dire alle associazioni e agli operatori di questo campo: so che è stato un percorso nel quale spesso vi siete sentiti soli, da domani non lo sarete più”.