Meloni: taglio tasse sul lavoro senza precedenti, polemiche incomprensibili
Meloni: taglio tasse sul lavoro senza precedenti, polemiche incomprensibiliRoma, 1 mag. (askanews) – Il governo celebra il Primo maggio “con i fatti e non con le parole” e di fronte al “più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni”, di cui “vado profondamente fiera”, “davvero non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta”. Giorgia Meloni utilizza un messaggio video (registrato apparentemente prima del Consiglio dei ministri) per rivendicare i provvedimenti approvati oggi dal governo e respingere al mittente le critiche di sindacati e opposizioni.
“Nel giorno della festa dei lavoratori – esordisce – il governo sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione”. Non dunque una “offesa” alla festa, anzi, dice “io sono fiera che il governo abbia scelto di celebrare il primo maggio con i fatti e non con le parole”. Il Decreto lavoro varato in Cdm contiene “una serie molto articolata di provvedimenti” ma “il più importante” è quello dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale. “Noi – sottolinea – abbiamo liberato un tesoretto di 4 miliardi, grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti, penso ad esempio al superbonus e alla questione delle accise. Oggi destiniamo l’intero ammontare di quel tesoretto al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo contributivo di 4 punti e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella legge di bilancio”. Il che vuol dire, per la premier, un aumento “fino a 100 euro” in busta paga per i redditi più bassi, “in un momento in cui l’inflazione galoppa e il costo della vita aumenta”. Per questo “davvero non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta”.
Nel video Meloni si sofferma poi su un altro tema che ha creato molte polemiche: la riforma del reddito di cittadinanza. “Come avevamo promesso – spiega – distinguiamo chi può lavorare da chi non può farlo. Confermiamo e anzi miglioriamo il sostegno per chi non può lavorare, cioè per le famiglie in difficoltà che hanno al loro interno un minore, un anziano o un disabile ma chi può lavorare viene inserito in un percorso di formazione al lavoro con un rimborso spese nel periodo in cui si forma e con incentivi importanti per chi lo dovesse assumere”. Tra gli altri temi, la premier cita i sostegni all’assunzione dei disabili, la detassazione dei fringe benefit, le norme per la sicurezza nell’alternanza scuola-lavoro, il finanziamento dei centri estivi.
“Credo – conclude – fosse dovuto un ulteriore sostegno a una economia che pure in un momento di difficoltà ci sta dando grandi soddisfazioni, con una crescita, quella italiana, stimata per i prossimi mesi superiore a quella delle altre nazioni europee. Avanti così, buon primo maggio a tutti. Adesso al lavoro”, conclude la premier prima di entrare nella sala del Consiglio.