Meloni vince partita Gdf, Salvini Polizia. E si sblocca la Rai
Meloni vince partita Gdf, Salvini Polizia. E si sblocca la RaiRoma, 11 mag. (askanews) – Dopo settimane di tensioni e rinvii, il governo trova la quadra sul nuovo giro di nomine che riguardano la Rai, la Guardia di Finanza e la Polizia. Per quanto riguarda la Tv di Stato, il Consiglio dei ministri oggi ha designato Roberto Sergio come nuovo componente del Cda in sostituzione dell’amministratore delegato dimissionario Carlo Fuortes. Lo stesso Sergio sarà indicato dal Mef in assemblea come nuovo Ad. La nomina di Sergio aprirà la strada a un giro di nomine in Rai: a partire dal direttore generale (quasi sicuramente Giampaolo Rossi) per proseguire con i direttori di rete e di testata.
Per quanto riguarda la Polizia, il nuovo capo è Vittorio Pisani, che prende il posto di Lamberto Giannini, nominato prefetto di Roma. Pisani (attualmente vice direttore dell’Aise) ha lavorato a lungo a Napoli nella lotta alla Camorra, arrivando all’arresto del boss Michele Zagaria. La sua nomina era sostenuta in particolare dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal vice premier Matteo Salvini. La partita per il nuovo comandante della Guardia di Finanza è stata invece “vinta” dalla premier Giorgia Meloni e dal sottosegretario Alfredo Mantovano. A guidare le Fiamme gialle – salvo sorprese – sarà infatti Andrea De Gennaro, attuale comandante in seconda che da pochi giorni ha assunto l’interim dopo le dimissioni del generale Giuseppe Zafarana, andato alla presidenza di Eni. Per quel ruolo il favorito della Lega era il generale Umberto Sirico, attuale comandante dei reparti speciali. Sul nome di De Gennaro, ha comunicato Palazzo Chigi, è stato raggiunto un “accordo politico”. Per la formalizzazione, però, ci sarà da attendere ancora un po. In Cdm, infatti, non era presente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in Giappone per il G7, che formalizzerà la proposta nella prossima seduta.
Terminato faticosamente l’iter per le nomine, ci sarà da vedere se i contrasti degli ultimi giorni lasceranno strascichi nella maggioranza e una prima cartina di tornasole ci sarà, probabilmente, già nella scelta dei nuovi direttori Rai.