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Michel convoca i leader per il vertice Ue e lancia l’allarme per la situazione in Ucraina: momento cruciale

| Redazione StudioNews |

Michel convoca i leader per il vertice Ue e lancia l’allarme per la situazione in Ucraina: momento crucialeBruxelles, 19 mar. (askanews) – “Nel terzo anno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ci troviamo di fronte a un momento cruciale. Sono imperative urgenza, intensità e determinazione incrollabile. Il nostro compito principale è la rapida fornitura di aiuti militari all’Ucraina e, sulla base di recenti iniziative come quella della Repubblica ceca, l’approvvigionamento e la consegna accelerate di munizioni” a Kiev.



Inizia così, con i toni drammatici dell’allarme per la situazione in Ucraina e l’appello ad accelerare e intensificare gli sforzi per aiutarla a difendersi, la lettera d’invito del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ai capi di Stato e di governo dei Ventisette per il loro vertice di giovedì e venerdì a Bruxelles. “Questo Consiglio europeo – continua Michel – sarà l’occasione per rafforzare e accelerare questi sforzi. Inoltre, dobbiamo concentrarci sull’attuazione e sull’applicazione efficace delle nostre sanzioni” contro la Russia, “nonché sull’avanzamento dei nostri sforzi per l’utilizzo dei profitti straordinari derivanti dagli asset russi congelati”.


“Questo – sottolinea poi il presidente del Consiglio europeo – è anche il momento di un vero cambiamento di paradigma in relazione alla nostra sicurezza e difesa”, in cui “per decenni l’Europa non ha investito abbastanza. Ora che ci troviamo di fronte alla più grande minaccia alla sicurezza dalla Seconda Guerra Mondiale, è giunto il momento di adottare misure radicali e concrete per essere pronti a difenderci, e per mettere – afferma Michel – l’economia dell’Ue sul ‘piede di guerra’. Questo significa “spendere di più e acquistare di più congiuntamente, quindi in modo più efficiente. Dobbiamo anche – aggiunge il presidente del Consiglio europeo – aiutare l’industria della difesa ad accedere a fondi pubblici e privati, e ridurre gli oneri e le barriere normative. Costruire questa mentalità di sicurezza strategica richiede una leadership forte e un’acuta comprensione dell’urgenza delle minacce che affrontiamo. Mi aspetto che il nostro Consiglio europeo sia all’altezza di questo obiettivo”.


La situazione in Medio Oriente è il secondo punto nell’agenda del Consiglio europeo. “Le atrocità degli attacchi del 7 ottobre e della conseguente guerra a Gaza hanno oltrepassato – rileva Michel – il limite della disumanità. Sono morti troppi civili. Troppe vite innocenti sono a rischio a causa della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e della terribile carestia”. “Il diritto internazionale deve essere pienamente rispettato. È urgentemente necessario – sottolinea il presidente del Consiglio europeo – un cessate il fuoco sostenibile per proteggere i civili, consentire il ritorno in sicurezza degli ostaggi, e garantire che l’assistenza umanitaria possa essere fornita secondo le necessità”.


“I nostri sforzi per prevenire l’escalation regionale devono essere intensificati, soprattutto in Libano e nel Mar Rosso. Infine – indica Michel – l’Unione europea resta impegnata a favore di una soluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, in cui lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico, sovrano e vitale vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco”. Il terzo punto in agenda è l’agricoltura, dopo le recenti proteste dei trattori. “I nostri agricoltori europei hanno espresso le loro preoccupazioni in modo forte e chiaro. Dobbiamo agire con decisione di fronte alle sfide che si trovano ad affrontare. Ciò significa – spiega il presidente del Consiglio europeo – fare il punto sul lavoro svolto finora e garantire che vengano compiuti progressi senza indugio, in particolare per quanto riguarda la situazione degli agricoltori nella filiera alimentare, e per una concorrenza leale, sia nel mercato interno che a livello globale”. Il riferimento alla filiera alimentare riguarda i meccanismi di formazione dei prezzi che penalizzano gli agricoltori a monte e i consumatori a valle, consentendo invece forti profitti ai settori intermedi della trasformazione e della distribuzione. Un altro tema in agenda è poi quello sul futuro allargamento dell’Unione, in particolare a Ucraina, Moldova e Georgia, oltre che ai paesi dei Balcani occidentali. “Suggerisco di fare il punto sui preparativi per l’allargamento e le riforme, tenendo presente che i due filoni devono avanzare in parallelo, per garantire che sia i futuri Stati membri che l’Ue siano pronti al momento dell’adesione”, scrive Michel. Inoltre, verrà esaminata la situazione dell’immigrazione e saranno affrontate varie questioni relative alle relazioni esterne. Venerdì si svolgerà il vertice dell’Eurozona (Eurosummit), con la partecipazione dei presidenti della Banca centrale europea e dell’Eurogruppo, per discutere “della situazione economica e finanziaria”, e anche per “riaffermare la nostra forte determinazione a compiere progressi decisivi verso un’Unione dei mercati dei capitali più profonda, sulla base delle misure stabilite dall’Eurogruppo”, conclude Michel.