Michele Boscagli confermato a guida Associazione Città del Tartufo
Michele Boscagli confermato a guida Associazione Città del TartufoRoma, 18 apr. (askanews) – Michele Boscagli è stato riconfermato presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo durante l’assemblea annuale dei soci che si è svolta a San Miniato (Pi), in occasione dell’inaugurazione del MuTart, il Museo del tartufo delle Colline Sanminiatesi. I soci hanno anche riconfermato l’Ufficio di presidenza e hanno stabilito assetti associativi e organizzazione che caratterizzeranno l’attività lavorativa fino alla primavera del 2025.
Durante l’incontro sono state definite le linee guida per un 2024 “denso di occasioni lavorative, progetti e manifestazioni – ha detto Boscagli – che vedrà protagoniste le Città in un percorso di affermazione del mondo del Tartufo in una visione istituzionale, unica portatrice di interessi generali”. Durante l’incontro sono state ribadite azioni di stimolo costruttivo per la riattivazione del Tavolo di Filiera e la riproposizione di una nuova Legge nazionale sulla Tartuficoltura anche mettendo a confronto le proposte già avanzate. Inoltre, nel solco e a sostegno di una più complessa azione di tutela del consumatore è stato sottoposta all’attenzione dei soci una bozza di disciplinare di qualità per le mostre mercato che ogni anno vengono promosse e realizzate nei territori associati che potranno, una volta licenziato nella forma definitiva, aderire volontariamente alla sua applicazione.
Inoltre, sono entrati a fare parte di Anct 6 nuovi territori che offriranno maggior rappresentanza a Marche, Puglia, Abruzzo, Sicilia e Basilicata che, con l’ingresso dell’intera Regione, oltre al Molise già associato, ha voluto testimoniare una visione integrata di promozione territoriale al massimo livello istituzionale. Si è parlato anche dell’attività per la gestione dell’elemento UNESCO che ha previsto la costituzione di una nuova Associazione ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ di cui Anct e Fnati sono soci fondatori che potranno attuare in modo autonomo i programmi di salvaguardia e la gestione dei finanziamenti concessi dal MiC, e non solo, allo scopo della rigenerazione dell’Elemento, formazione-salvaguardia-trasmissione, secondo la Convenzione UNESCO 2003.