Migranti, ecco quali sono i Paesi sicuri e le nuove regole per il soggiorno dei lavoratori stranieri
Migranti, ecco quali sono i Paesi sicuri e le nuove regole per il soggiorno dei lavoratori stranieriRoma, 4 dic. (askanews) – Nuove regole per l’ingresso e il soggiorno dei lavoratori stranieri in Italia, in particolare stagionali, badanti e colf; una lista dei paesi di origine sicuri stabilita per legge e non più per decreto ministeriale; spostamento delle competenze sui ricorsi in materia di respingimento dalle sezioni immigrazione alle corti d’appello; secretazione degli appalti per l’affidamento a paesi terzi di mezzi per il controllo delle frontiere; stretta sui ricongiungimenti familiari. Sono alcune delle novità del decreto flussi-paesi sicuri approvato in via definitiva col voto di fiducia in aula al Senato. Queste le novità:
PAESI SICURI La sicurezza o meno del richiedente nel suo paese di origine è criterio fondamentale per stabilire la fondatezza di una domanda di protezione internazionale. Dopo l’annullamento da parte del Tribunale di Roma del trattenimento nei centri in Albania di un migrante proveniente dall’Egitto e di uno proveniente dal Bangladesh (paesi ritenuti non sicuri dalla Corte di giustizia dell’Unione europea), il governo ha ritenuto di elencare puntualmente per legge i paesi sicuri. Si tratta di: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. L’elenco ricalca quello del decreto del Ministro degli affari esteri del 2024, salvo tre paesi (Camerun, Colombia, Nigeria) per i quali sono stati ravvisati elementi di criticità. Il testo inoltre prevede una informativa annuale del Governo, mediante una relazione trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari, sull’individuazione dei Paesi di origine sicuri. COMPETENZA ALLE CORTI D’APPELLO Con l’approvazione durante l’esame in Commissione alla Camera di un emendamento della relatrice Sara Kelany (Fdi), ribattezzato dall’opposizione emendamento Musk perché presentato all’indomani dell’attacco del proprietario di X contro i giudici italiani, viene spostata dalla Sezione specializzata del Tribunale alla Corte di appello in composizione monocratica la competenza per i procedimenti di convalida del provvedimento di trattenimento o di proroga del trattenimento disposto dal questore nei confronti del richiedente protezione internazionale.
NORMA TRANSITORIA Dopo la protesta dei presidenti delle corti d’appello contro le nuove competenze e la moral suasion del Colle, è stato stabilito che le nuove norme in materia di impugnabilità dei decreti riguardanti il riconoscimento della protezione internazionale e la determinazione dello Stato competente all’esame della domanda di protezione internazionale entreranno in vigore decorsi 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge proprio per dare alle Corti d’Appello il tempo di organizzarsi. ISPEZIONE TELEFONI Se lo straniero rintracciato in occasione dell’attraversamento irregolare della frontiera o giunto in seguito di operazioni di salvataggio in mare non collabora con le autorità per l’accertamento della sua identità, il questore può disporre l’accesso immediato ai dispositivi elettronici in suo possesso: cellulari, palmari, smartphone, tablet, notebook.
RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE Per il ricongiungimento di un familiare è necessario il requisito del soggiorno legale per almeno due anni nel territorio nazionale per i cittadini stranieri. Altro requisito è la conformità dell’alloggio, legata alla verifica del numero degli occupanti e ai requisiti minimi di superficie ed igienico-sanitari. NAVI ONG Viene ridotto da 60 a 10 giorni il termine entro il quale può essere impugnato davanti al prefetto il provvedimento di fermo amministrativo delle navi Ong che soccorrono i migranti in mare.
REVOCA PROTEZIONE SPECIALE Il provvedimento assegna alla Commissione nazionale per il diritto di asilo la competenza in materia di revoca della cosiddetta protezione speciale, che viene ammessa se sussistono fondati motivi per ritenere che il cittadino straniero costituisca un pericolo per la sicurezza dello Stato. NUOVA IPOTESI RESPINGIMENTO La modifica introdotta estende la possibilità di disporre il respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera anche nei confronti degli stranieri rintracciati in operazioni di controllo alle frontiere, incluse quelle di soccorso in mare, e condotti nelle zone di transito e di frontiera individuate per l’applicazione delle procedure accelerate alle domande di protezione internazionale. RIDOTTI I TERMINI PER L’IMPUGNAZIONE In numerosi casi vengono ridotti della metà i termini per l’impugnazione dei provvedimenti in materia di protezione internazionale. APPALTI L’affidamento degli appalti pubblici di forniture e servizi, relativi a mezzi e materiali ceduti, destinati alla cessione o in uso a Paesi terzi, per il rafforzamento delle capacità di gestione e controllo delle frontiere e dei flussi migratori sul territorio nazionale e per le attività di ricerca e soccorso in mare, è effettuato secondo quanto disposto in materia di contratti secretati. ‘In pratica significa non sapere più niente delle motovedette che cediamo a Libia o Tunisia’, denuncia Emergency. INGRESSO LAVORATORI STRANIERI Per il 2025 sono previsti fino a 10.000 nulla osta al lavoro al di fuori delle quote annuali per colf e badanti. Vengono aggiornate le quote di ingressi di lavoratori stranieri stagionali previste per il 2025: le unità di lavoratori stagionali per i settori agricolo e turistico-alberghiero vengono aumentate a 110.000 (47.000 devono essere prioritariamente riservate ai lavoratori del settore agricolo). DIGITALIZZAZIONE PROCEDURE Dal 2025 le procedure di richiesta di nulla osta e rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro saranno interamente digitalizzate per ridurre i tempi di gestione e aumentare i controlli. PERMESSO DI SOGGIORNO SPECIALE Viene introdotto uno speciale permesso di soggiorno della durata di 6 mesi prorogabile per le vittime di sfruttamento lavorativo che mette al sicuro i lavoratori che collaborano con le autorità. CLICK DAY Il provvedimento introduce un sistema di ‘click day’ per la gestione delle richieste di ingresso, suddiviso per tipologia di lavoratori, al fine di migliorare l’efficienza e ridurre la pressione sui sistemi informatici MISURE SPECIALI DI SICUREZZA Vengono introdotti: l’obbligo di fornire impronte digitali per gli stranieri in entrata non solo dell’area Schengen; l’eliminazione dell’obbligo di dare preavviso dei provvedimenti di rigetto del visto; l’obbligo di verifiche preventive per i nulla osta relativi a cittadini provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri-lanka che sono risultati più spesso oggetto di violazioni; l’inserimento di nuovo personale (250 unità) per gli sportelli immigrazione; la possibilità per un lavoratore stagionale a cui è scaduto il contratto di non essere espulso immediatamente ma di avere un permesso temporaneo della durata di 60 giorni per cercare un nuovo impiego. CARENZA MEDICI E PERSONALE SANITARIO Fino al 2027 continua a essere consentito agli stranieri l’esercizio temporaneo, nel territorio nazionale, delle professioni sanitarie e di operatore socio-sanitario senza il riconoscimento delle rispettive qualifiche professionali conseguite all’estero. Così come fino al 31 dicembre 2025 chi vuole esercitare presso strutture sanitarie o socio-sanitarie, pubbliche o private una professione medica o sanitaria in Italia la propria attività lavorativa in deroga alle norme che prevedono il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero. PATROCINIO A SPESE DELLO STATO Il lavoratore straniero vittima di caporalato, che contribuisce utilmente alla emersione del reato e all’individuazione dei responsabili, è ammesso al patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito previsti come condizione per l’ammissione al beneficio. CAPORALATO Sale da 50 mila a 60 mila euro la sanzione massima prevista per le violazioni in materia di somministrazione di lavoro e di mercato del lavoro.