Milano, alla Galleria Fumagalli primo capoitolo del progetto LOFT
Milano, alla Galleria Fumagalli primo capoitolo del progetto LOFTMilano, 14 set. (askanews) – Galleria Fumagalli presenta, da mercoledì 13 settembre a venerdì 13 ottobre 2023, il primo progetto espositivo firmato LOFT – Light On Future Topics, nuova linea di intervento della galleria pensata per approfondire l’universo contemporaneo in tutti i suoi aspetti creativi.
La mostra collettiva Non perdere il sentiero per via degli alberi, a cura di Maria Vittoria Baravelli, punta i riflettori sui lavori di cinque artisti, le cui poetiche e produzioni artistiche si intrecciano in un racconto inedito e corale: Hisayuki Amae (Kanagawa, Giappone, 1974), Luca Boffi (Milano, 1991), Clara Cebrián (Madrid, 1991), Luigi Pensa (Torino, 2001) e Costanza Starrabba (Ancona, 1995). Il progetto espositivo crea un palcoscenico che vede protagonisti i lavori dei cinque artisti coinvolti, ciascuno dei quali è invitato a esplorare il proprio sentire e sfidare i limiti della propria ricerca interagendo con quelle degli altri. Punto focale della mostra è l’idea del giardino, campo di riflessione profondamente legato alla storia dell’arte che in Non perdere il sentiero per via degli alberi diviene metafora per la realizzazione di uno spazio di sperimentazione che vede gli artisti che lo animano coltivare la propria diversità e coesistere all’interno dello stesso racconto.
Spiega Maria Vittoria Baravelli, curatrice della mostra: “Le opere sono storie che si intrecciano come radici nutrite dal terreno fertile del talento e si snodano verso l’alto come rami di un albero che tende sempre più in alto. Perché in un mondo fluido, iperconnesso e surriscaldato, non liquefarsi per poter essere tutto, è il primo passo per poter essere ancora qualcosa”. I lavori di Hisayuki Amae, che combinano un approfondito studio della forma con le più recenti ricerche nel campo del design, dialogano con i risultati dell’indagine sul paesaggio rurale vissuto e abitato da Luca Boffi; i lavori pittorici e in ceramica di Clara Cebrián, ispirati alla vita quotidiana e caratterizzati dalla miscela unica di dettagli figurativi, parole e frasi, interagiscono con le sperimentazioni di Luigi Pensa che mescolano design contemporaneo a tecniche tradizionali artigianali; infine, le figure in pittura digitale a velature di Costanza Starrabba restituiscono l’immaginario di un universo infantile dai toni accesi e volumi esagerati.
Il risultato è un racconto corale dove narrazioni personali, esperienze e riflessioni estetiche si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, in un inedito connubio di colori, tecniche e dimensioni creative.