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Milano Design Week, da Barcellona una spa in chiave artistica

| Redazione StudioNews |

Milano Design Week, da Barcellona una spa in chiave artisticaMilano, 17 apr. (askanews) – Una spa rivisitata in chiave artistica, dove tutto gira intorno al concept della luce e al suo potere di trasformare gli spazi e i materiali circostanti in quello che l’artista considera un vero e proprio bagno di luce: per la quarta volta presente all’edizione milanese della Design Week, in scena dal 18 al 23 aprile, la mostra aperta al pubblico “Inspired in Barcelona: SPA” celebra l’interpretazione artistica del potenziale del settore dell’illuminazione della Catalogna e di Barcellona.

Guillermo Santomà, è un artista noto per utilizzare principalmente materiali freddi e duri come vetro, metallo e roccia. All’interno del Salone Scalabrini, presso la Chiesa di Santa Maria del Carmine, l’opera SPA è un vero e proprio spazio termale ma agli occhi dello spettatore si presenta con qualche elemento curioso. Questa installazione è il risultato di un’indagine svolta dallo stesso artista insieme ad otto aziende catalane, verso una delle tematiche più intriganti e ricorrenti, la luce, vista ed interpretata come un materiale. La luce è il narratore della storia architettonica che Santomà ha scritto, guida lo spettatore in un percorso di percezione di spazi attraverso l’utilizzo dei sensi. Elementi come vasche idromassaggio di fango, lastre di ghiaccio, montagne di ghiaia e luci colorate portano quindi lo spettorare a capire l’abilità della luce di plasmare l’ambiente, ammorbidendo o indurendo le superfici, i volumi e i profili, cambiare il colore degli oggetti e rendendoli ogni volta elementi sempre diversi.

“Lo studio di questo lavoro parte dall’osservazione del modo in cui viviamo e come determiniamo la forma delle cose che ci circondano. Mi piace immaginare la costruzione degli oggetti e plasmare il materiale durante il processo. In questo contesto, la costruzione è un modo per separarsi dalle proprie idee, che si affinano piano piano in modo che il risultato sia il più organico possibile” racconta l’architetto e designer Guillermo Santomà. “Questo progetto implica, quindi, la possibilità di formalizzare le idee che abbiamo in laboratorio. Con bene otto aziende di illuminazione catalane, abbiamo indagato sulla possibilità di intendere la luce come un materiale. Un materiale che, pur essendo artificiale, è comunque ancorato alla natura. Comprendere gli ecosistemi come trasferimento di informazioni. La formalizzazione come processo, un’evoluzione che ci permette di continuare a scoprire i nostri modi di vivere”.