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Milano, operativa prima vasca di contenimento esondazioni Seveso

Milano, operativa prima vasca di contenimento esondazioni SevesoMilano, 4 dic. (askanews) – La prima vasca di contenimento delle piene del fiume Seveso, quella di Bresso al Parco Nord, è operativa da fine novembre e può essere utilizzata in caso di emergenza meteo. Lo ha comunicato il Comune di Milano che ne ha seguito la realizzazione. Nelle prossime settimane saranno completate le piantumazioni nell’area della vasca, le ultime sistemazioni a verde e delle panchine, oltre alla posa delle zattere per la nidificazione degli uccelli nell’invaso. Sono stati eseguiti tutti i collaudi funzionali necessari per verificare il buon funzionamento degli impianti, delle pompe e delle paratie, con le diverse simulazioni e in occasione del primo evento metereologico con significative piogge verrà effettuata l’ultima prova di riempimento con l’acqua del fiume Seveso.

“Si tratta della prima vasca – tra le quattro previste – interamente realizzata nell’ambito del piano per il contenimento delle esondazioni e delle piene del fiume Seveso che allagano i quartieri milanesi di Niguarda, Pratocentenaro, Ca’ Granda, Istria, Zara, Maggiolina e talvolta anche Isola – hanno commentato in una nota gli assessori all’Ambiente Elena Grandi e alla Protezione Civile Marco Granelli -. Grazie al lavoro di Mm spa abbiamo completato un’opera fondamentale e ci auguriamo che presto vengano completate anche le altre tre in modo da proteggere le nostre strade, cantine, negozi dalle periodiche invasioni di acqua e fango che creano tanti disagi e danni”. “Non dimentichiamo però che, per la corretta gestione dell’acqua e la riduzione del rischio idrogeologico, i nostri fiumi avranno bisogno di interventi strutturali di decementificazione, di rinaturalizzazione delle sponde e di progetti che in futuro tengano conto dell’invarianza idraulica” hanno aggiunto gli assessori. In caso di allerta meteorologica, secondo le procedure definite tra gli enti competenti, il laghetto viene svuotato in circa tre ore. Se vi è il rischio di esondazione, il laghetto viene quindi riempito dalle acque eccedenti del Seveso con l’apertura delle paratie, in un tempo variabile tra 3 e 10 ore. L’acqua del fiume, prima di entrare nella vasca, viene ripulita da rami e altri materiali grazie a un sistema di griglie.

L’acqua rimarrà nell’invaso per tutta la durata della piena per poi essere reimmessa nel fiume, una vota terminata l’allerta, mediante un sistema di pompe. La vasca, svuotata dalle acque del fiume viene ripulita dai residui della piena e nuovamente riempita con acque pulite di falda, costantemente mosse in modo da ossigenare le acque, evitare ristagni e la propagazione di alghe. L’intero ciclo di svuotamento, pulizia della vasca e reimmissione dell’acqua pulita può durare tra i quattro e sei giorni, in base all’entità del fenomeno metereologico. Per la maggior parte dell’anno la vasca è concepita come un laghetto adatto anche alla nidificazione e allo stazionamento degli uccelli acquatici, grazie al posizionamento di speciali zattere piantumate, ospitali per la fauna. Intorno al laghetto e lungo le sponde vi saranno aree verdi. Il laghetto è adiacente a un bosco ampliato con nuove alberature. Intorno ad esso sono state costruite piste ciclopedonali collegate al parco Nord e alla città. Tutti gli accessi al laghetto sono videosorvegliati per garantire la sicurezza dei cittadini e delle cittadine. In caso di piene un sistema di barriere automatiche impedisce l’accesso a pedoni e biciclette, dando comunicazione di allerta tramite pannelli a messaggio variabile.