
Mini Cooper Cabrio, si rinnova con più tecnologia ma senza l’elettrico
Mini Cooper Cabrio, si rinnova con più tecnologia ma senza l’elettricoMilano, 21 feb. (askanews) – Mini completa il rinnovo dell’intera gamma, iniziato lo scorso anno, con l’iconica Mini Cooper Cabrio che presenta novità di design, diventa più tecnologica, ma resta fedele all’originale rinunciando ad ogni forma di elettrificazione. Una scelta legata alle difficoltà dell’elettrico che caratterizza la nuova gamma e che sono costate al brand un calo delle vendite in Italia nel 2024 del 34% a 12.306 unità, con una quota di elettrico però dell’8%, quasi doppia rispetto alla media nazionale.
“Abbiamo affrontato un 2024 impegnativo col rinnovamento di tutta la gamma e il cambiamento del modello di business (trasformazione dei concessionari in agenzie ndr), ma dall’ultimo trimestre abbiamo iniziato a vedere uno sviluppo positivo dell’entrata ordini. Per il 2025 ci aspettiamo di riportare Mini ai livelli a cui siamo abituati”, ha detto la responsabile Mini in Italia, Federica Manzoni durante la presentazione a Bologna. Prodotta nello storico stabilimento di Oxford, la Mini Cooper Cabrio è disponibile solo con motore termico benzina da 2 litri con 3 livelli di potenza: la Cabrio C da 163 CV, la S da 204 CV e il top di gamma John Cooper Works (Jcw) da 231 CV (0-100 in 6,4, 245 km/h), l’unica ad avere lo scarico visibile al centro del diffusore posteriore e i paddle al volante di serie per il cambio Dct a 7 rapporti.
Il design di Mini Cabrio che misura 3,88 metri si distingue per proporzioni compatte, sbalzi corti, passo lungo e ruote grandi. Fra le novità, i nuovi fari anteriori rotondi ad oled e una nuova griglia con ampie prese d’aria e cornice ottagonale in silver o black a seconda delle versioni. A caratterizzare la vettura è il soft top pieghevole che si può aprire e chiudere in circa 18 secondi fino ai 30 km/h, oppure sfruttare come tetto apribile con un’apertura di circa 40 cm. Di serie è in tessuto nero ma è disponibile anche con il caratteristico design Union jack (configurabile anche sui fari anteriori e posteriori a led), mentre dietro il poggiatesta c’è il sistema di protezione antiribaltamento che si attiva in automatico. Gli interni sono quelli del nuovo corso Mini con un look minimal e il grande display oled centrale da 24 cm per gestire tutte le funzioni della vettura. Le modalità di guida sono selezionabili tramite le Experience Mode che intervengono anche sulle colorazione degli interni e dello schermo, sotto il quale c’è la classica toggle bar con diversi tasti fisici, fra cui quello dell’accensione. Come optional è disponibile l’head-up display. La plancia è rivestita in tessuto in plastica riciclata lavorato a maglia piacevole al tatto, mentre i sedili sono in tessuto o pelle. Diversi gli Adas fra cui il parking assistant in grado di individuare parcheggi e avviare le manovre. Il bagagliaio è da 215 litri (160 litri con la capote aperta), con il portellone che si apre verso il basso per agevolare il carico. A livello dinamico la Mini Cabrio è bella e divertente da guidare e conserva il caratteristico go-kart feeling, ma con un assetto meno estremo e più confortevole. Buona la risposta e la progressione del 4 cilindri, che diventa corposo con un sound coinvolgente nelle versioni più sportive. Gli allestimenti sono tre (Classic, Favoured e Jcw) mentre i prezzi partono da 32.900 fino ai 43.900 del top di gamma Jcw.