Monini premia Stefano Mancuso, lo scienziato degli alberi
Monini premia Stefano Mancuso, lo scienziato degli alberiRoma, 3 lug. (askanews) – Il nuovo oliveto da 700mila piante realizzato da Monini tra Umbria e Toscana è pronto per la prima raccolta che prenderà il via a ottobre. Ad annunciare il nuovo traguardo del progetto Bosco Monini, lanciato nel 2020 e che prevede di toccare quota un milione di nuovi ulivi entro il 2030, è stato Zefferino Monini, presidente e amministratore delegato dell’azienda, nel corso dell’assegnazione, nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del 15esimo Premio Monini “Una Finestra sui Due Mondi”, dato quest’anno allo “scienziato degli alberi” Stefano Mancuso per il suo impegno ecosostenibile a favore della riforestazione dei nostri territori e delle nostre città.
“Stefano Mancuso è una delle voci scientifiche più autorevoli del nostro tempo in difesa dell’ambiente – ha dichiarato Zefferino Monini – le sue conoscenze, ma anche le sue straordinarie capacità divulgative, danno un grande contributo alla comprensione da parte del grande pubblico del ruolo cruciale degli alberi per il futuro sostenibile del nostro pianeta. Un messaggio che condividiamo pienamente”. Il progetto del Bosco Monini, partito nel 2020, rappresenta il cuore della transizione verde dell’azienda: l’obiettivo è quello di creare un polmone verde nel Centro Italia capace di combattere l’inquinamento dell’aria ma anche di contribuire in maniera sostenibile alla produzione di olio extravergine di oliva biologico 100% italiano e di alta qualità.
In appena quattro anni sono stati già piantati oltre 700mila olivi, di cui a ottobre si raccoglieranno i primi frutti. “In un paio di anni ci aspettiamo di produrre circa 500mila litri di olio extravergine biologico 100% italiano”, ha detto Monini.