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Mulino Bianco apre le fabbriche delle merende a Cremona, Ascoli e Melfi

Mulino Bianco apre le fabbriche delle merende a Cremona, Ascoli e MelfiMilano, 16 mag. (askanews) – Aprono le porte le fabbriche delle merende Mulino Bianco di Cremona, Ascoli Piceno e Melfi per le 30 famiglie vincitrici del concorso “sorpresine collection”, che nel 2023 ha raggiunto oltre 4 milioni di italiani. Il primo weekend si è svolto la settimana scorsa a Cremona, e seguiranno gli altri due in cui i vincitori potranno conoscere come nascono alcuni dei prodotti del brand. Le sorpresine, d’altronde, sono un “cult”: quasi tutti gli italiani le conoscono (94,7%), un italiano su due ha ancora oggi una sorpresina a casa e sono tra gli oggetti più collezionati e scambiati dai giovani cresciuti negli anni ’80 (37,2%), come emerge dall’indagine AstraRicerche per Mulino Bianco.



Nello stabilimento di Cremona, prima tappa degli eventi al via l’11-12 maggio, Mulino Bianco sforna da oltre 40 anni specialità dolci e salate: plumcake, camille e i cornetti farciti, ma anche pan bauletto e pagnottelle. Il sito si distingue per otto linee produttive all’avanguardia come la cottura al vapore che caratterizza la linea dedicata alla produzione dei cuorcake e mooncake. Sulla superficie complessiva di 255.000 metri quadrati, trovano origine 32 ricette originali, per una capacità produttiva di 73.000 tonnellate l’anno. Vengono effettuate complessivamente 115.000 analisi all’anno su prodotto finito, materie prime e materiali di imballaggio per garantire al consumatore un prodotto buono e sicuro. Tutto questo è reso possibile grazie all’impegno giornaliero di circa 300 dipendenti. In 10 anni, lo stabilimento ha visto un risparmio del 36% di acqua e del 21% di co2. Ascoli Piceno – secondo appuntamento in programma il 18-19 maggio – è il sito produttivo all’avanguardia nella produzione dei prodotti da forno, che ha saputo rialzarsi dopo la violenta alluvione del 2011. Dal 1981, anno in cui è nato il plant, ad Ascoli Piceno, Mulino Bianco prepara crostatine e tartelle, nastrine, plumcake, baiocchi e il pancarrè. Vengono effettuate 50.000 analisi all’anno su prodotto finito, materie prime e materiali di imballaggio per garantire al consumatore un prodotto buono e sicuro. Su una superficie di 105.000 metri quadrati si sviluppano 5 linee produttive, per una capacità produttiva di 58.000 tonnellate/anno. Nello stabilimento sono impiegati circa 200 dipendenti. Negli ultimi 10 anni, il risparmio di acqua è stato pari al 10%, mentre in termini di co2 è stato pari al16%.


A Melfi – tappa conclusiva in programma il 25-26 maggio – a circa 60 chilometri da Potenza, lo stabilimento è testimonianza dell’impegno di Barilla nello sviluppo del sistema-Paese e nella progressiva riduzione dell’impatto ambientale. Negli ultimi 10 anni, il risparmio di acqua è stato pari al 42% e quello di CO2 pari al 27%5. È in questo stabilimento, che si estende su un’area di 202.000 metri quadrati, che nel 1986 sono nati tegolino e soldino. Negli anni, la produzione si è arricchita con le fette biscottate, i flauti, i biscotti e il pan bauletto, fino ai più recenti pancakes e le nuove fisarmoniche, rendendo Melfi uno degli impianti produttivi più attivi e all’avanguardia del Sud Italia. In totale vi sono otto linee dedicate a 20 ricette differenti, con una capacità massima di 83.000 tons all’anno. Tutto questo è reso possibile grazie all’impegno giornaliero di circa 350 dipendenti. A guidare le famiglie alla scoperta degli stabilimenti produttivi saranno in prima persona tutti coloro che lavorano in stabilimento e il Mastro Sorpresiere. Non mancherà la merenda ma ci sarà anche spazio per una mostra dedicata alla storia delle sorpresine. Il giorno successivo, è previsto un tour della città prescelta, alla scoperta delle attrazioni del territorio.