Musica, riapre la Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia
Musica, riapre la Sala Accademica del Conservatorio di Santa CeciliaRoma, 9 ott. (askanews) – A Roma, il prossimo sabato 12 ottobre presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, si terrà un esclusivo Concerto per celebrare la riapertura al pubblico, dopo i lavori di restauro, della Sala Accademica di una delle istituzioni culturali più importanti d’Italia. Gli interventi sono stati resi possibili, oltre al supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca, anche grazie al significativo contributo dell’Associazione Culturale no profit “Giaime Fiumanò”.
L’iniziativa coincide con un evento internazionale all’interno del progetto di cooperazione “Creative Europe Opera out of Opera 2”, guidato dal Conservatorio e nato per rilanciare e far riscoprire l’Opera a un pubblico nuovo e più giovane e, contemporaneamente, formare gli artisti del futuro a nuove modalità di creazione, produzione e disseminazione. L’Orchestra Stabile del Conservatorio “Santa Cecilia” – in questa occasione diretta dal Maestro Michelangelo Galeati – e un cast formato da giovani cantanti del Conservatorio e da sette partner internazionali coordinati dalla regia di Adriana Hernandez Flores, presenteranno al pubblico una versione unica dell’opera Don Giovanni di W.A. Mozart, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma e ricreata nell’ambito del progetto.
Tanti gli ospiti attesi per onorare la nuova veste della Sala Accademica, dove è collocato uno dei gioielli dell’istituto, il Grande Organo Walcker-Tamburini, strumento di eccezionale rilevanza storica e artistica. Questo nuovo appuntamento promosso dal Presidente Simona Agnes e dal Direttore Franco Antonio Mirenzi mostra l’altissimo valore di una prestigiosa realtà musicale attraverso l’impegno dei docenti e degli studenti, con un’attenzione costante rivolta a questi ultimi. Se di certo appartiene al patrimonio storico artistico culturale italiano, il Conservatorio “Santa Cecilia”, per la sua missione quotidiana a contatto con i giovani, è chiamato ad aprirsi ogni giorno al futuro e alle sue sfide, in un continuo dialogo tra antico e contemporaneo.