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Napoli, La Santissima-Community Hub: “Non siamo una discoteca”

Napoli, La Santissima-Community Hub: “Non siamo una discoteca”Milano, 7 mar. (askanews) – La Santissima – Community Hub ha rilasciato, in merito ai fatti degli ultimi giorni che hanno determinato il sequestro preventivo del solo ingresso su Vico Trinità delle Monache e di una sala interna di 200 metri quadrati dell’edificio, ritiene necessario “riportare l’attenzione sulla complessità del progetto e sul lavoro in corso, evitando semplificazioni che ne riducono il significato e la portata”. Partendo dalla precisazione che: “Non è una discoteca”.



La Santissima – Community Hub, si legge in una nota, è un polo culturale in continua evoluzione, un progetto di rigenerazione urbana temporanea, realizzato in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e il Comune di Napoli, che sta restituendo alla città oltre 7.000 metri quadrati di uno spazio rimasto chiuso per oltre trent’anni. Un luogo in cui diverse realtà creative, artistiche e produttive si incontrano quotidianamente per costruire un’offerta culturale ampia e articolata. Già oggi, all’interno della Santissima, ci sono stabilmente partner che operano nei settori della produzione cinematografica e teatrale, delle arti visive e della creatività. Negli ultimi mesi, lo spazio ha ospitato una programmazione culturale varia e in crescita: mostre di arte contemporanea, un mercato di design, talk, format culturali innovativi, eventi musicali di vario tipo, rassegne di concerti dal vivo e eventi realizzati in collaborazione con il Comune di Napoli. Entro la fine del mese era prevista anche l’inaugurazione di “The Community”: un intero piano pronto ad ospitare tutti i partner residenti. “Da più di un anno – ha dichiarato Alessandra Attena, responsabile del progetto La Santissima – Community Hub – lavoriamo con fondi privati per riaprire e dare nuova vita a uno spazio rimasto chiuso per oltre trent’anni. E ci stiamo ancora lavorando. La Santissima è un progetto in divenire, che cresce giorno dopo giorno, e di cui oggi si percepisce solo una parte del potenziale. Quello che stiamo costruendo è molto più di un luogo per eventi: è un’infrastruttura culturale che si articolerà su più livelli, dall’arte contemporanea alla produzione creativa, dal teatro alla musica, dal cinema alle nuove tecnologie. Ogni spazio si attiverà progressivamente, non appena verrà completato il lavoro di rifunzionalizzazione”.


Il caso di cronaca del sequestro di questi giorni – specifico – “riguarda solo una piccola porzione dell’edificio e non rappresenta la reale dimensione del progetto”. Al momento gli spazi della Santissima Community Hub sono resi inaccessibili non dal sequestro preventivo, che riguarda il solo ingresso su Vico Trinità delle Monache e la sala interna di 200 metri quadrati, ma a causa della chiusura del Parco dei Quartieri Spagnoli per il cedimento di alcuni alberi che andranno abbattuti. La conformità alle norme vigenti sono per La Santissima il requisito e il principio fondamentale, soddisfatto il quale le sue porte sono sempre aperte a chiunque abbia necessità di uno spazio.