
Nasce la prima linea spirits a base vino: un’opportunità nella mixology
Nasce la prima linea spirits a base vino: un’opportunità nella mixologyMilano, 13 apr. (askanews) – Una linea di spirits a base vino utilizzabile nell’ambito della mixology. A realizzarla The spiritual machine, start up torinese, e la cantina I vini di Maremma con l’intenzione, sottolineano le due aziende, di dare “un segnale della volontà di adottare un approccio propositivo di fronte al difficile momento del settore vitivinicolo”, investendo su un prodotto nuovo che guardi a nuovi segmenti di mercato e nuove tipologie di clienti.
Le muse dell’alchimia, questo il nome della linea che include nove spirits, includono un Vermouth rosso, un Vermouth bianco, un Mi-To, un bitter, un Amaro di vino, un vino ghinato, un Glogg, un amaro delle erbe, un Negroni. “Abbiamo voluto fortemente questa linea perché volevamo un modo diverso e nuovo per valorizzare il vino maremmano, il nostro prodotto locale, e mostrare quanto possa adattarsi anche ad usi diversi come la mixology – ha detto Donata Vieri, presidente della cantina I vini di Maremma – Non è casuale aver deciso di lanciare in questo esatto momento storico, per noi è una scelta coraggiosa di cui andiamo fieri, un simbolo del nostro approccio alla vita e al lavoro: siamo propositivi e guardiamo alle opportunità del futuro anziché focalizzarsi su quello che non va nel presente”.
Con questa linea, la cantina I vini di Maremma diventa la prima cantina italiana a lanciare un’intera linea di prodotti vinicoli che possono essere utilizzati nell’ambito della mixology, un settore dinamico che nelle previsioni dovrebbe raggiungere i 580 miliardi di valore entro il 2028 solo in ambito europeo. “Da diversi anni lavoriamo a questo tipo di prodotti che mettono insieme il mondo del vino e degli spirits – racconta Matteo Fornaca, founder e Ceo di The spiritual machine, che offre la possibilità di creare linee personalizzate di alcolici – Vediamo un interesse crescente da parte delle cantine nel tentare una via diversa e complementare per creare un nuovo prodotto, pur mantenendo la loro identità, innovando ma in una maniera a loro congeniale. Interesse che poi si rispecchia anche nei consumatori che sempre più stanno riscoprendo il piacere e lo storytelling dietro a spirits come il Vermouth. Siamo grati a ‘I vini di Maremma’ per aver creduto in questo progetto, aver avuto il coraggio di sperimentare ed essere pionieri insieme a noi”.
Il connubio tra vino e alcolici nasce da una visione della startup torinese The spiritual machine, che ha come obiettivo quello di offrire a chiunque la possibilità di creare la propria linea di alcolici artigianali. Attraverso un team interno e partner altamente specializzati, l’azienda torinese parte dall’idea di prodotto pensata dal cliente e arriva allo sviluppo di un prototipo e poi la messa in produzione. In questo modo le cantine vinicole possono creare prodotti premium come vermouth o amari o bitter, con una ricetta sempre diversa a seconda delle esigenze, a partire dal proprio vino. Questo permette di ampliare la propria offerta e penetrare mercati diversi, oltre che far leva sui nuovi prodotti per fini di branding.