Nasce Villaggio Italia, “mini expo” itinerante con nave Vespucci
Nasce Villaggio Italia, “mini expo” itinerante con nave VespucciRoma, 24 giu. (askanews) – “Mostrare le bellezze” dell’Italia e le sue eccellenze, utilizzando “la nave più bella del mondo”: l’Amerigo Vespucci. E’ questo l’obiettivo di Villaggio Italia, una sorta di “mini expo itinerante, articolata su una superficie di oltre 12.000 metri quadri”, secondo la definizione dell’amministratore delegato di Difesa e Servizi, Luca Andreoli. Un villaggio fisico ma anche digitale, per far conoscere il nostro Paese anche a quelle “parti del mondo o generazioni che non collegano più l’Italia alla bellezza, alla tecnologia, alla bella vita”, e per spiegare che “l’Italia è ancora tutto questo e lo sarà nei prossimi anni”, ha precisato il ministro della Difesa Guido Crosetto, alla conferenza stampa di presentazione di “Villaggio Italia – Tour mondiale di nave Amerigo Vespucci”.
Il Vespucci ha iniziato a luglio 2023 da Genova il suo “Tour Mondiale” che in 11 mesi di navigazione ha già raggiunto 15 dei 31 Paesi in programma, toccando 18 degli oltre 30 porti che saranno complessivamente raggiunti e visitando, così, 3 dei 5 continenti. Con il prossimo arrivo nella città di Los Angeles, il “Tour Mondiale” affiancherà alla permanenza nei porti di Nave Vespucci, già ambasciatore del Made in Italy nel mondo e impegnato non solo nell’attività formativo-addestrativa ma anche in quella di Naval Diplomacy, una “Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale”: il Villaggio Italia. Nelle tappe di Los Angeles, Tokyo, Darwin, Singapore, Mumbai, Abu Dhabi, Doha e Gedda, l’Italia si presenterà quindi con uno spazio innovativo e coinvolgente – allestito affianco al molo di approdo del Vespucci in 8 porti – attraverso il quale dialogare, ospitare e accogliere non solo gli italiani in giro per il mondo, ma anche i cittadini e i visitatori delle città raggiunte. Una tappa a Durazzo, precederà il ritorno in Italia, al porto di Genova, il 10 giugno del 2025, nel giorno della festa della Marina, ha ricordato il capo di Stato Maggiore della Marina, Enrico Credendino.
Al progetto promosso dal Ministero della Difesa e realizzato in collaborazione con Difesa Servizi SpA. partecipano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – con il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare e il Ministro per lo Sport e i Giovani – il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo. Salutando il capitano di vascello Giuseppe Lai, comandante di Nave Vespucci, in collegamento dalle acque tra il Messico e gli Stati uniti, Crosetto ha spiegato che tutti i marinai a bordo rappresentano in questo momento l’Italia intera. “Grazie per quello che state facendo”, è stato “importante essere riusciti a legare la storia del Vespucci all’Italia, una cosa antica a un volano per il presente e il futuro”, ha commentato. E proprio questo è il punto del progetto: “Abbiamo deciso di far salire su Nave Vespucci il meglio dell’Italia, dal cinema all’industria, dalla musica alla cultura, per rappresentare in giro per il mondo ciò che questo paese ha fatto nei secoli e cosa potrà fare nei prossimi secoli, per raccontare la grandezza passata e quella futura dell’Italia”, ha precisato il ministro.
Dopo il passaggio in ogni Paese, sarà valutato “l’impatto mediatico”. “Noi non vogliamo soltanto raccontare che siamo bravi, vogliamo vedere se siamo riusciti a incidere, ad esempio adesso negli Stati Uniti, raccontando cos’è l’Italia, cosa si può vedere in Italia, cosa si può comprare di italiano, cosa rappresenta l’Italia nel mondo”, ha argomentato Crosetto. Tutto ciò “non serve a dire quanto siamo belli, ma a dire: venite a trovarci, venite a comprare italiano, a trasmettere cosa c’è dietro un manufatto italiano, che nasce con centinaia di anni di storia alle spalle”. Sinsomma, “far capire che c’è un collegamento ideale tra un abito di Armani, una Ferrari e il Colosseo”, ha detto il ministro. L’obiettivo è attirare dentro il Villaggio Italia persone e media, “raccontare, come Paese, il Made in Italy non soltanto a quelli che hanno 40, 50 o 60 anni, ma anche a quelli che ne hanno 20, che sono i consumatori del futuro”, ha proseguito il ministro. “Si investe sempre sul futuro, non si investe mai sul 60enne o 70enne”, ha spiegato Crosetto, insistendo sulla necessità di destare l’attenzione dei più giovani attraverso “canali diversi”. “I miei figli non passano più attraverso il telegiornale o il giornale per essere informati, quindi bisogna utilizzare i social, bisogna trovare strumenti per arrivare su YouTube, per far parlare quelli che parlano ai ragazzi. E questo deve essere uno sforzo che non posso fare io che ho 60 anni, ma che devono fare quelli che sono creativi e sanno come raggiungerli”, ha insistito il ministro. Poi, occorrerà anche “spiegare cos’è l’Italia a quelli che non sono interessati”. “Noi pensiamo che tutto il mondo sappia cos’è l’Italia”, ha concluso il ministro, ma “ci sono parti del mondo o generazioni che non collegano più l’Italia alla bellezza, alla tecnologia, alla bella vita. Dobbiamo spiegare che l’Italia è ancora, e lo sarà nei prossimi anni, tutto questo: tecnologia, gusto del vivere, grande qualità”.