Nato e Giappone ridefiniscono la loro cooperazione
Nato e Giappone ridefiniscono la loro cooperazioneRoma, 12 lug. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno concordato sulla nuova piattaforma di cooperazione denominata “Programma di partenariato su base individuale tra la Nato e il Giappone per il 2023-2026” (ITPP), che copre 16 aree che vanno dalla sicurezza alla gestione delle catastrofi.
Il documento – secondo quanto riporta il Nikkei Asia – include la difesa informatica, la comunicazione strategica, le tecnologie emergenti , la sicurezza spaziale, il cambiamento climatico, la sicurezza marittima e il controllo degli armamenti. Nell’area di cooperazione per la gestione delle emergenze, recentemente ampliata, il Giappone è partito in particolare da quanto avvenuto in Afghanistan nel momento in cui i talebani hanno ripresdo il potere, ha spiegato il Nikkei Asia: quando il Giappone riuscì a mandare un aereo per l’evacuazione dei suoi cittadini a Kabul, era talmente in ritardo che l’aereo delle Forze di autodifesa riuscì a riportare in Giappone un solo concittadino.
Il Giappone, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ha pubblicato a dicembre 2022 tre nuovi documenti di difesa, approfondendo la portata di azione delle sue Forze di autodifesa e rafforzando la spinta verso l’armamento di Tokyo. Alcune delle altre aree di cooperazione recentemente ampliate includono l’innovazione della difesa e la standardizzazione delle attrezzature di difesa.
La Nato ha concluso o sta finalizzando ITPP con i suoi altri tre partner indo-pacifici: Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda. “Nessun altro partner è più vicino alla Nato del Giappone”, ha detto Stoltenberg ai giornalisti, in occasione dell’incontro odierno con Kishida.
Stoltenberg e Kishida hanno sottolineato come la “sicurezza non è regionale ma globale”. Non è invece andato, per il momento, in porto il progetto di aprire un ufficio di collegamento della Nato a Tokyo, che è stato eliminato dal comunicato congiunto del summit anche per l’opposizione del presidente francese Emmanuel Macron.