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Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki

| Redazione StudioNews |

Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki


<br /> </head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Nato, Stoltenberg: domani data storica con adesione di Helsinki – askanews.it




















Bruxelles, 3 apr. (askanews) – Si apre ‘una settimana storica’ per la Nato, con l’ingresso ufficiale, domani, della Finlandia come 31esimo membro dell’Alleanza, nel processo di adesione più rapido che sia mai stato completato. Resta ancora da risolvere la controversia fra la Turchia e la Svezia, prima di poter accogliere anche Stoccolma nella Nato, e si prosegue a lavorare in questo senso. Ma sarebbe sbagliato pensare che la Svezia sia stata ‘lasciata sola’: in realtà è già fortemente integrata a tutti i livelli nell’Alleanza, e lo sarà ancora di più ora che vi partecipa la Finlandia, con cui ha rapporti strettissimi.

E’ il messaggio principale che ha dato oggi a Bruxelles il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione della riunione di domani e mercoledì dei ministri degli Esteri dell’Alleanza. Il segretario generale ha avvertito che ‘quello che sta accadendo oggi in Europa potrebbe accadere domani nell’Asia orientale’. Se ne parlerà mercoledì alla riunione degli alleati della Nato con i partner dell’Unione europea e dell’Indo-Pacifico: Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea.

In questo contesto, verrà affrontato anche ‘il crescente allineamento della Cina con la Russia’. Stoltenberg ha ribadito che ‘qualsiasi fornitura di armi letali da parte della Cina alla Russia sarebbe un grave errore’. E ha sottolineato che ‘in un momento in cui la Russia e la Cina stanno sfidando l’ordine internazionale e i valori democratici, è ancora più importante che restiamo uniti come alleati della Nato, e con i partner ‘like-minded”. Stoltenberg, infine, ha riaffermato la posizione favorevole all’adesione alla Nato dell’Ucraina, quando sarà il momento, precisando però che prima è necessario che vinca la guerra contro l’invasore russo, grazie anche al forte sostegno dei paesi dell’Alleanza in termini di fornitura di armi. Domani vi sarà anche una riunione della commissione Nato-Ucraina, con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

‘Domani – ha annunciato Stoltenberg in apertura della conferenza stampa – daremo il benvenuto alla Finlandia come trentunesimo membro della Nato’, e ‘alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta qui al quartier generale della Nato. Sarà un buon giorno per la sicurezza della Finlandia, per la sicurezza della regione nordica e per la Nato nel suo complesso. E di conseguenza, anche la Svezia sarà più sicura’. ‘Da domani – ha spiegato il segretario generale -, la Finlandia sarà un membro a pieno titolo dell’Alleanza e parteciperà a tutti i nostri incontri, attività, strutture militari. E questo accadrà domani perché ora tutti e 30 gli alleati hanno ratificato il protocollo di adesione. L’unica cosa che rimane è ciò che avverrà domani: la Turchia, che è stato l’ultimo alleato a ratificare i documenti di adesione della Finlandia, li depositerà presso il quartier generale della Nato’ perché siano inviati negli Stati Uniti. Dopo di che ci sarà ‘una cerimonia dell’alzabandiera, qui fuori, alle 3.30 di domani 4 aprile, che è anche l’anniversario della Nato, fondata con il Trattato di Washington firmato il 4 aprile 1949. Quindi è davvero una giornata storica, un grande giorno per l’Alleanza e un grande onore poter dare il benvenuto alla Finlandia’.

‘La Finlandia – ha affermato Stoltenberg – porterà all’Alleanza consistenti forze militari ben addestrate, ben equipaggiate con anche un grande esercito di riservisti’; il Paese ‘sta anche investendo in nuovi velivoli avanzati, più di 60, della quinta generazione di F35. E dobbiamo anche ricordare che la Finlandia è tra i pochi paesi in Europa che di fatto non hanno ridotto gli investimenti nella difesa, non hanno ridotto la prontezza delle forze armate alla fine della guerra fredda. Hanno continuato a investire per molti anni. Hanno addestrato e costruito un grande esercito, e mantengono un alto livello di prontezza. La Finlandia è anche un paese con un livello estremamente elevato di resilienza, di preparazione in tutta la società’. E poi, ‘naturalmente, abbiamo anche il lungo confine tra Russia e Finlandia. Quindi, con l’adesione della Finlandia, il confine terrestre della Nato con la Russia, sarà più che raddoppiato’, ha osservato il segretario generale, ricordando che ‘il presidente Putin era andato in guerra contro l’Ucraina con l’obiettivo dichiarato di ottenere meno Nato. Voleva che rimovessimo le nostre forze, le nostre strutture dai territori di tutti gli alleati che hanno aderito dopo il 1997, intendendo tutti gli alleati nell’Europa centro-orientale, e voleva che la Nato rendesse assolutamente chiaro che le sue porte erano chiuse per qualsiasi nuova adesione’. E invece ‘sta ottenendo l’esatto contrario, sta ottenendo una maggiore presenza della Nato nelle sue regioni orientali, e due nuovi membri dell’Alleanza, con la Finlandia e la Svezia’. ‘Abbiamo assistito al processo di ratifica più rapido nella storia moderna della Nato’, ha rilevato Stoltenberg. Domani entra la Finlandia, ‘e tutti gli alleati concordano sul fatto che anche l’adesione della Svezia dovrebbe essere completata rapidamente’. Su questo punto, il segretario generale della Nato è stato molto attento a non dare l’impressione di accusare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan come responsabile del ritardo, a causa delle sue richieste a Stoccolma estradare in Turchia tutti i cosiddetti ‘terroristi’ secondo il governo di Ankara. Stoltenberg ha anzi espresso una certa comprensione per le esigenze turche, citando fra i ‘terroristi’ da estradare i militanti del Pkk (il partito armato curdo), che effettivamente è nella lista Ue delle organizzazioni terroristiche), ma tacendo sugli altri oppositori del regime turco, che Ankara pretende di poter perseguire, e che non compaiono nella lista Ue. ‘La mia posizione – ha detto Stoltenberg – è che la Svezia ha rispettato gli impegni presi quando ha firmato il memorandum d’intesa trilaterale, insieme a Finlandia, e alla Turchia al vertice della Nato a Madrid lo scorso anno. E questo è il motivo per cui anche io, sia nei miei incontri con il presidente Erdogan che pubblicamente, ho chiarito che è giunto il momento di ratificare l’adesione Svezia, per finalizzare il processo’. Riguardo alla controversia tra Ankara e Stoccolma, ha osservato il segretario generale della Nato, ‘il modo migliore per affrontare questi problemi è sedersi, incontrarsi, consultarsi e trovare una via d’uscita. E quindi accolgo con favore il fatto che quando ho visitato il presidente Erdogan alcune settimane fa, abbiamo effettivamente concordato su due cose. Abbiamo convenuto che avrebbe potuto portare avanti il completamento dell’adesione’ della Finlandia. ‘E il presidente Erdogan, il parlamento turco, la Grande Assemblea Nazionale lo hanno fatto. Quindi questo è il motivo per cui siamo dove siamo ora con la Finlandia, che sarà membro a pieno titolo da domani’. ‘Ma l’altra cosa su cui abbiamo concordato durante la mia ultima visita al presidente Erdogan – ha continuato Stoltenberg – è stata che avremmo dovuto riavviare il processo per fare progressi sull’adesione della Svezia. Ed è per questo che alcune settimane fa abbiamo convocato una riunione di questo meccanismo permanente con Finlandia, Svezia e Turchia, qui al quartier generale della Nato. Abbiamo deciso di incontrarci di nuovo, perché quando ci sono differenze, il modo migliore per affrontarle è sedersi, consultarsi e vedere come possiamo trovare una via d’uscita. Quindi continueremo a lavorare per sostenere gli sforzi di questo meccanismo permanente’. ‘Il mio messaggio – ha detto a questo punto il segretario generale, entrando nei contenuti della controversia – è che, sì, la Turchia ha alcuni legittimi problemi di sicurezza e tutti gli alleati dovrebbero affrontarli. Contano anche per noi. E quindi accolgo con favore anche il fatto che Finlandia e Svezia abbiano deciso di intensificare la cooperazione con la Turchia’. ‘La Svezia – ha ricordato Stoltenberg – ha adottato una legislazione più severa sulla lotta al terrorismo. Esistono meccanismi per scambiare più informazioni e l’intelligence. E la Svezia ha rimosso qualsiasi restrizione sulle esportazioni di armi alla Turchia (un altro punto fortemente controverso, ndr). Dobbiamo anche capire che quando la Svezia e la Turchia lavorano ora più strettamente insieme e combattono il terrorismo, ciò aiuta la Turchia nella sua lotta, ad esempio, contro il Pkk, che è considerato un’organizzazione terroristica, non solo dalla Turchia, ma da Svezia, Finlandia, gli alleati Nato e l’Unione Europea. E, naturalmente, lavoriamo insieme per combattere questa organizzazione terroristica’. ‘Ma questo poi – ha aggiunto il segretario generale della Nato, con un argomento a sostegno delle richieste di Ankara – aiuta anche la Svezia ad affrontare una parte della criminalità organizzata che vede prendere piede nelle proprie strade. Perché sappiamo che esiste uno stretto legame tra molte di queste organizzazioni terroristiche, le loro attività e la criminalità organizzata, il traffico di droga in un paese come la Svezia. Quindi credo fermamente che abbiamo un interesse comune nell’affrontare questi problemi. E dimostrando ciò, possiamo garantire che anche la Svezia possa essere un membro a pieno titolo dell’Alleanza nel prossimo futuro’. In ogni caso, Stoltenberg ha sottolineato che già prima dell’adesione formale, la Svezia è già pienamente integrata nella Nato. ‘Non dovremmo commettere l’errore di pensare ) ha detto – che fino a quando la ratifica finale non sarà stata fatta, non accadrà nulla’. Invece, ‘sta succedendo molto. È tutto iniziato il giorno in cui abbiamo dato a Finlandia e Svezia lo status di invitati, il che significa che si siedono al tavolo e nelle riunioni della Nato, del Consiglio del Nord Atlantico, delle strutture militari, dei diversi comitati, integrandosi sempre di più, anche con obiettivi di capacità provvisori per la Svezia, come è stato fatto anche per la Finlandia, che ora li vedrà trasformati in normali obiettivi di capacità. Ma la differenza non è così grande’. ‘Conosciamo molto bene la Svezia’. Gli svedesi, ha rilevato il segretario generale, ‘sono già molto vicini alla Nato, e conoscendo il rapporto molto stretto da molti, molti anni tra Finlandia e Svezia, l’adesione della Finlandia farà in modo che la Svezia si avvicini ancora di più alla Nato anche nelle strutture militari’. Stoltenberg ha quindi negato ‘la sensazione che in un certo senso la Svezia sia lasciata sola’. E invece ‘no, la Svezia – ha affermato – non viene lasciata sola. La Svezia è il più vicino possibile a essere membro a pieno titolo’ dell’Alleanza. ‘E noi continuiamo a integrare la Svezia. Faremo ancora di più. E poi, ovviamente, non appena possibile, completeremo anche il processo formale di adesione’, ha assicurato il segretario generale. Riguardo all’Ucraina, Stoltenberg ha osservato: ‘Non sappiamo quando finirà questa guerra. Ma quando lo farà, dovremo mettere in atto accordi in modo che l’Ucraina possa scoraggiare future aggressioni. Non possiamo permettere alla Russia di continuare a intaccare la sicurezza europea’. ‘Non ci sono segnali che il presidente Putin si stia preparando per la pace. Si sta preparando per aumentare la guerra’, ha detto il segretario generale. ‘Gli alleati – ha ricordato – hanno fornito 65 miliardi di euro di aiuti militari, e accolgo con favore il fatto che moderni carri armati e altri veicoli corazzati abbiano iniziato ad arrivare in Ucraina. Questo può fare davvero la differenza in prima linea e consentire alle forze ucraine di liberare più territorio. Con Kuleba, ha proseguito, ‘discuteremo su come rafforzare il nostro sostegno, come continuare a rafforzare le forze armate ucraine. E come sostenere la loro transizione dall’era sovietica all’equipaggiamento e alla dottrina della Nato’. Quanto alla minaccia russa di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia, Stoltenberg ha sottolineato che ‘l’annuncio del presidente Putin fa parte di uno schema di pericolosa e sconsiderata retorica nucleare, in cui il presidente Putin cerca di usare le armi nucleari come un modo per impedirci di sostenere l’Ucraina’. Sono ‘intimidazioni, coercizioni per impedire agli alleati e ai partner della Nato di sostenere gli ucraini nel loro diritto di difendere il proprio paese’. Ma, ha assicurato, ‘noi non ci faremo intimidire. Continueremo a sostenere l’Ucraina. Naturalmente, la Nato rimane vigile. Monitoriamo molto da vicino ciò che fa la Russia. Ma finora – ha precisato -, non abbiamo visto alcun cambiamento nella loro postura nucleare che richieda un cambiamento nella nostra postura nucleare. Rimaniamo un’Alleanza nucleare, usiamo la deterrenza e difendiamo tutti gli alleati e, naturalmente, continuiamo a monitorare ciò che la Russia fa, anche riguardo a un potenziale dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia’, ha concluso.