Nel Nord-Est il 55% del valore nazionale delle Dop e Igp
Nel Nord-Est il 55% del valore nazionale delle Dop e IgpRoma, 18 dic. (askanews) – Nel 2022 nelle quattro regioni del Nord-Est è concentrato oltre la metà (55%) del valore nazionale delle DOP e IGP, con Veneto e Emilia-Romagna che si confermano le prime regioni in assoluto per valore economico, mostrando una crescita di quasi il +6% sul 2021. In termini relativi è però il Nord-Ovest a presentare l’incremento maggiore (+12%), trainato da Piemonte e Lombardia, la regione con la crescita più alta nel 2022 (+318 milioni di euro). E’ quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea-Qualivita, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il Centro Italia, guidato dalla Toscana, segna un +4%, mentre l’area “Sud e Isole”, dopo gli importanti incrementi registrati nel 2020 e nel 2021, avanza di un ulteriore +3%, con un contributo soprattutto da parte di Campania (+9%), Sardegna (+19%) e Abruzzo (+9%). Nel 2022 il comparto del cibo DOP IGP sfiora i 9 miliardi di valore all’origine (+9% la crescita annua, +33% il trend in dieci anni) per un fatturato al consumo finale che supera i 17 miliardi di euro (+6%). L’export del comparto raggiunge 4,6 miliardi (+6% su base annua e +66% sul 2012), grazie soprattutto al recupero dei mercati Extra-UE (+10%).
La produzione di vino imbottigliato DOP IGP, dopo il forte balzo nel 2021, si attesta a 26 milioni di ettolitri nel 2022, in ridimensionamento sull’anno precedente (-4%). I dati in valore indicano invece, sulla base delle stime aggiornate, una crescita per l’imbottigliato (+5% a 11 miliardi di euro) e per lo sfuso (+13% a 4 miliardi). Tra le prime 10 denominazioni per valore ben 9 fanno registrare una crescita rispetto al 2021. A fronte di volumi esportati simili al 2021, gli introiti crescono del 10%, arrivando a sfiorare i 7 miliardi di euro nel 2022, per un trend del +80% rispetto al 2012 e risultati positivi soprattutto per i vini DOP (+12%) e in particolare per gli spumanti (+21%).