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Nel suo rifugio Prigozhin nascondeva 43 milioni di euro e passaporti falsi

| Redazione StudioNews |

Nel suo rifugio Prigozhin nascondeva 43 milioni di euro e passaporti falsiMilano, 25 giu. (askanews) – Secondo il media pietroburghese Fontanka cinquemila banconote per un valore di circa quattro miliardi di rubli, l’equivalente di 43 milioni di euro, sono stati trovati in scatole vicino al rifugio del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin. Con essi vi erano cinque chili di lingotti d’oro, sei pistole e cinque mattonelle da un chilo di “polvere bianca”, non meglio specificata dal media.

Tra i documenti trovati anche un passaporto con la fotografia di un altro uomo, ma a nome di Prigozhin, un sosia, secondo Fontanka. Tuttavia, in un altro dei passaporti trovati, a quanto pare, c’è una foto dello stesso Prigozhin, e non un sosia. Il passaporto è stato rilasciato a nome di Vladimir Bobrov. Una persona con tali dati esiste davvero, questo è un ingegnere di Ostashkov, che si è candidato più volte alle elezioni locali del Partito Liberal Democratico. Ciò che lo collega a Prigoghin non è chiaro. L’edizione di San Pietroburgo di Fontanka sabato pomeriggio ha pubblicato la notizia di una perquisizione nella presunta sede del capo della Wagner Prigozhin, durante la quale, come affermato, sono stati trovati passaporti stranieri con una foto di Prigozhin, ma nel nome di altre persone. Successivamente, la notizia è stata cancellata, per quali motivi non è noto. Secondo un altro articolo ancora sul sito di Fontanka, durante la perquisizione all’Hotel Trezzini, che si ritiene fosse l’ufficio di Prigozhin, le scatole con i soldi erano all’interno di una auto bianca.

Un altro passaporto trovato con una foto di Prigozhin è a nome di Dmitry Geiler. Nel 2021, Radio Liberty ha scritto che la clinica Sogaz di San Pietroburgo ha avuto stretti collaboratori di Vladimir Putin. Anche Geiler era tra i pazienti, di fronte al suo nome nel database dei clienti c’era la scritta “super VIP”. Si può presumere che il paziente fosse in realtà il capo della Wagner. Tra i passaporti trovati, le cui foto sono state pubblicate da Fontanka, c’è davvero un passaporto del sosia di Evgeny Prigozhin, che ha visitato la Lituania sotto le sue mentite spoglie nel 2020 (il vero Prigozhin era già soggetto alle sanzioni dell’UE a quel tempo).