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Nella “World’s Best Sommeliers’ Selection” 16 grandi vini italiani

Nella “World’s Best Sommeliers’ Selection” 16 grandi vini italianiMilano, 13 feb. (askanews) – Sono 16 le referenze italiane entrate nella “The World’s Best Sommeliers’ Selection” (WBSS), la prima selezione di etichette stilata da una trentina dei più importanti professionisti del vino in servizio in alcuni dei locali della rete “World’s 50 Best Restaurants” dell’editore inglese William Reed.



Si tratta del “Barolo Cannubi” delle annate 1982 e 2018 di Marchesi di Barolo del “Ben Ryé 2013” e del “Mille e Una Notte 2019” di Donnafugata, del “Perlé 2018” di Ferrari, del “Granato 2019” di Foradori, del “Grave di Stecca Brut 2017” di Nino Franco, del “Toscana Rosso 2020” di La Caccia di San Giovanni, del “Lison Classico 2019” di Villa Bogdano 1880, del “Mare Urchin 2012” e dello “Squilla Mantis Albana 2015” di Tenuta Del Paguro, del “Pinot Grigio Salvadi 2020” di Scarbolo, del “Carapace Lunga Attesa Montefalco Sagrantino Docg 2016” di Tenute Lunelli, del “Barolo Bricco Rocche 2029” e “Barbaresco Asili 2020” di Ceretto e del “Chianti Classico Gran Selezione Castelnuovo Berardenga Poggio Rosso 2019” di Agricola San Felice. Prima per numero di vini scelti la Francia (17), seguita da Italia e Stati Uniti, poi dall’Argentina (15) e infine dagli altri 15 Paesi presenti. La giuria è stata capitanata dal 57enne maitre e sommelier spagnolo Josep Roca, “camarero del vino” al tristellato ristorante “El Celler de Can Roca” di Girona. Tra i “suoi” (super) esperti c’erano anche gli italiani Jacopo Dosio (“Piazza Duomo” di Alba), Ivano Coppari (“Uliassi” a Senigallia), Matteo Bernardi (“Le Calandre” a Rubano), Lorenzo Lentini (“Ikoyi” di Londra) e la 26enne Agnese Morandi oggi in forza al “Table by Bruno Verjus” di Parigi.