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Nordcorea fa esplodere strade, fine del sogno dell’unificazione?

Nordcorea fa esplodere strade, fine del sogno dell’unificazione?Roma, 15 ott. (askanews) – Non è soltanto l’interruzione di qualche strada, ma apparentemente – e per il momento – una pagina voltata nei tormentati rapporti intercoreani e nella postura della Corea del Nord rispetto all’intera regione dell’Asia orientale, quella che si è concretizzata oggi con le esplosioni che hanno distrutto i collegamenti Nord-Sud della Penisola coreana.



Come minacciato, la Corea del Nord ha fatto esplodere le strade di collegamento alla Corea del Sud in maniera spettacolare, con delle esplosioni. Simbolicamente Kim Jong Un ha così voluto chiudere la porta a un passato in cui si tentava timidamente di mettere in campo una cooperazione intercoreana in vista di una futura riunificazione. “L’esercito nordcoreano ha condotto detonazioni, presumibilmente per tagliare le strade Gyeongui e Donghae, intorno a mezzogiorno e sta svolgendo ulteriori attività utilizzando attrezzature pesanti”, hanno dichiarato gli Stati maggiori riuniti della Corea del Sud in un messaggio inviato ai giornalisti.


Le forze sudcoreane hanno risposto alle esplosioni sparando colpi come misura di autodifesa e come avvertimento contro atti che probabilmente violano l’Accordo di Armistizio. “L’esercito sta monitorando da vicino le attività dell’esercito nordcoreano e mantiene una postura di prontezza solida, rafforzando la sorveglianza in collaborazione con gli Stati uniti”, hanno aggiunto gli Stati maggiori congiunti. Le detonazioni hanno avuto luogo in aree a soli 10 metri dalla Linea di demarcazione militare alle 11:49 sulla strada lungo la linea Gyeongui e alle 12:01 sulla strada lungo la linea Donghae, tutti orari locali, interessando percorsi terrestri che misurano decine di metri, ha detto un funzionario degli Stati maggiori


La scorsa settimana, l’esercito nordcoreano ha annunciato un piano per “separare completamente” il territorio della Corea del Nord da quello della Corea del Sud, dicendo di aver informato l’esercito statunitense della mossa per “prevenire qualsiasi errore di valutazione o conflitto accidentale”. Le due Coree sono collegate da strade e ferrovie lungo la linea Gyeongui, che collega la città di confine sudcoreana di Paju a Kaesong, in Corea del Nord, e lungo la linea Donghae sulla costa orientale. Queste evoluzioni seguono le dichiarazioni del leader supremo Kim Jong Un, che ha definito la Corea del Sud “nemico principale invariabile” e ha fatto cancellare dalla costituzione della Nordcorea ogni riferimento all’unificazione coreana.


Un funzionario sudcoreano – secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Yonhap – ha ipotizzato che la Corea del Nord potrebbe costruire muri di cemento sulle strade dove sono avvenute le esplosioni, ma ha detto che è improbabile che la Corea del Nord insceni un altro “spettacolo” per dimostrare il suo intento di eliminare i segni di unificazione. Nel 2020, la Corea del Nord aveva già fatto esplodere l’ufficio di collegamento congiunto inter-coreano nella sua città di confine di Kaesong, dopo aver criticato il Sud per non aver impedito ai disertori nordcoreani in Corea del Sud di inviare volantini anti-Pyongyang attraverso il confine tramite palloni. Apparentemente la Corea del Nord mira a rafforzare l’unità interna mostrando ai suoi cittadini che tutti i legami tra le due Coree sono stati spezzati, mentre avverte il Sud che le relazioni tra le due Coree non sono più praticabili. Le tensioni sono ulteriormente aumentate dopo che la Corea del Nord ha affermato venerdì che il Sud ha inviato droni su Pyongyang tre volte questo mese. Kim Yo Jong, la potente sorella del leader nordcoreano, ha avvertito il giorno successivo che, se i droni sudcoreani sorvoleranno nuovamente la capitale nordcoreana, ci sarà un “orribile disastro”. La Corea del Sud non ha né confermato né smentito l’accusa e ha avvertito che la Corea del Nord vedrà “la fine del suo regime” se provocherà danni ai sudcoreani. La Corea del Nord ha recentemente stretto fortemente i rapporti con la Russia, firmando un accordo ci cooperazione rafforzata che include anche clausole stringenti di sicurezza. Questo atto tende a compattare un asse anti-Usa in uno scenario dell’Asia orientale sempre più polarizzato e conflittuale.