Nordcorea, Kim Jong Un lancia “ardente” appello a produrre grano
Nordcorea, Kim Jong Un lancia “ardente” appello a produrre granoRoma, 2 mar. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un ha ordinato a tutte le fattorie del paese di aumentare la loro produzione per raggiungere “senza fallire” gli obiettivi di raccolto, in una situazione che – secondo fonti sudcoreane – è particolarmente critica sul fronte della sicurezza alimentare.
Secondo quanto hanno riferito oggi i media di stato n ordcoreani, Kim ha lanciato un ardente monito a evitare di mancare gli obiettivi di sviluppo agricolo, chiudendo il Plenum allargato del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, il partito-stato di Pyongyang.
“Per accrescere la produzione agricolta nazionale, deve essere posta la massima attenzione a superare le asimmetrie nella gestione rurale e mantenere l’equilibrio in modo da essere responsabili nella complessiva gestione delle attività agricole ed è importante concentrarsi ad accrescere la resa per ettaro in tutte le fattorie”, si legge sul resoconto del discorso di ieri di Kim dell’agenzia di stampa ufficiale KCNA.
Kim inoltre ha avvertito che è urgente “trovare e rimuovere in tempo i fattori interni che hannoun effetto negativo sullo sviluppo della produzione agricola”.
Il leader ha inoltre affermato che “nulla è impossibile finché c’è un potente sistema di guida nel partito e la forza unitaria del popolo” e ha “ardentemente” – come sostiene la KCNA – ordinato il raggiungimento “dell’obiettivo di produzione del grano di quest’anno e dell’obiettivo a lungo termine di sviluppo agricolo per la salvezza dello sviluppo complessivo della costruzione socialista, dell’autonomia dello stato e del benessere del popolo”.
Lo stesso capo supremo ha definito questo settimo Plenum come un “punto di svolta” nell’accelerazione della prosperità del paese per la creazione di uno “stabile e sostenuto sviluppo nei prossimi anni”.
Il Plenum è cominciato domenica. Sia la rarità di un’assise di questo tipo su un rema come l’approvvigionamento agricolo, sia i toni accorati del leader suggeriscono che le valutazioni provenienti dalla Corea del Sud sulla situazione alimentare drammatica al Nord potrebbero non essere infondate.
L’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, la Fao, prima della pandemia aveva già rilevato che circa la metà della popolazione nordcoreana era malnutrita. Recentemente le autorità sudcoreane hanno accusato Pyongyang di lasciar morire “decine di persone” per fame ogni giorno.
Secondo l’Amministrazione per lo sviluppo rurale della Corea del Sud, il raccolto nordcoreano di cereali del 2022 è stato di 4,51 milioni di tonnellate, con un calo ulteriore rispetto al 2021 del 3,8 per cento. E, a peggiorare la situazione alimentare, il regime ha usato più decisione del solito nello schiacciare le transazioni nei mercati (illegali), il che ha creato ulteriori colli di bottiglia nella distribuzione.
Tra il 1994 e il 1998, durante la cosiddetta Ardua Marcia, una serie di disastri naturali (siccità, alluvioni) e soprattutto un’incapacità totale del regime di gestire il sistema della distribuzione alimentare, provocò in Corea del Nord un numero imprecisato di morti per fame, che secondo alcune stime superarono i 3 milioni.