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Nordcorea smentisce invio truppe per conflitto in Ucraina

| Redazione StudioNews |

Nordcorea smentisce invio truppe per conflitto in UcrainaRoma, 22 ott. (askanews) – La Corea del Nord ha negato di fornire truppe alla Russia per il conflitto in Ucraina, rispondendo a un’accusa lanciata la scorsa settimana dai servizi d’intelligence della Corea del Sud. Ma da Seoul oggi sono arrivate ulteriori conferme della circostanza e il governo sudcoreano ha prospettato la possibilità d’inviare in Ucraina propri militari per monitorare le mosse dei nordcoreani.



Un rappresentante di Pyongyang all’Onu – scrive l’agenzia di stampa France Presse – ha definito una “voce infondata” che il regime di Kim Jong Un abbia prestato propri soldati alla Russia. “Per quanto riguarda la cosiddetta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non ritiene necessario commentare queste voci stereotipate e infondate”, ha dichiarato un rappresentante nordcoreano durante una sessione dell’Assemblea generale dell’Onu tenutasi lunedì sera a New York. Le affermazioni di Seoul “mirano a infangare l’immagine della Repubblica popolare democratica di Corea e a minare le relazioni legittime, amichevoli e cooperative tra due Stati sovrani”, ha aggiunto il diplomatico.


La Corea del Sud, dal canto suo, ha convocato l’ambasciatore russo a Seoul per chiedere il ritiro “immediato” dei soldati inviati, secondo Sepul, da Pyongyang per sostenere Mosca nella sua guerra contro l’Ucraina, secondo quanto riferito dal ministero degli Affari esteri sudcoreano. Quest’ultimo ha “sottolineato che la cooperazione tra Russia e Corea del Nord (…) non è diretta contro gli interessi di sicurezza della Corea del Sud”. Russia e Corea del Nord hanno firmato un accordo di partenariato strategico che prevede anche una clausola di difesa reciproca in una recente visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang. Secondo l’accusa della Nis (l’agenzia di spionaggio sudcoreana), circa 1500 soldati delle forze speciali nordcoreane si troverebbero già in Russia per acclimatarsi e dovrebbero presto essere inviati al fronte. I servizi di Seoul prevedono l’invio di circa 12mila soldati in totale.


Oggi Seoul ha “fermamente condannato” la Corea del Nord, chiedendo il ritiro immediato delle truppe nordcoreane e minacciando di adottare “misure graduali” contro la Corea del Nord e la Russia per la loro crescente cooperazione militare. Ha inoltre esortato la Corea del Nord a ritirare immediatamente le sue truppe dalla Russia. Il Consiglio di sicurezza nazionale presidenziale sudcoreano ha convocato una riunione per valutare la situazione. “Se la cooperazione militare illegale tra Corea del Nord e Russia continuerà, non rimarremo a guardare ma risponderemo con fermezza in collaborazione con la comunità internazionale”, ha avvertito il vice consigliere principale per la sicurezza nazionale, Kim Tae-hyo.


Ieri, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato che invierà una delegazione alla Nato per condividere informazioni sul dispiegamento di truppe nordcoreane, dopo aver discusso delle preoccupazioni con il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, durante una conversazione telefonica riguardo il crescente legame militare tra Pyongyang e Mosca. Un funzionario presidenziale ha dichiarato che un team di agenti dell’intelligence e funzionari del ministero della Difesa sarà inviato presso la sede della Nato a Bruxelles “tra qualche giorno” per condividere le loro valutazioni e discutere la cooperazione. Il dispiegamento di un contingente così ampio di truppe nordcoreane, incluse le sue unità militari più d’élite, rappresenta uno sviluppo significativo nei legami militari con la Russia, che in precedenza erano limitati alla fornitura di proiettili di artiglieria e missili balistici a corto raggio. L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riportato martedì che Seoul sta valutando l’invio di una delegazione in Ucraina, composta da militari dell’intelligence, per monitorare il dispiegamento di truppe nordcoreane, citando una fonte governativa. Inoltre, ha anche pubblicato una foto tratta da un profilo Telegram filorusso, la cui veridicità non è verificabile, in cui si vedono una bandiera russa e una nordcoreana sventolare “sul campo di battaglia”.