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Nordio: non è prevista alcuna modifica alla disciplina del concorso esterno in associazione mafiosa

| Redazione StudioNews |

Nordio: non è prevista alcuna modifica alla disciplina del concorso esterno in associazione mafiosaMilano, 19 lug. (askanews) – Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ribadisce al question time alla Camera che “non vi è traccia di modifiche” alla disciplina del concorso esterno in associazione mafiosa “nel programma di riforme a suo tempo enunciato” in Parlamento “né avrebbe potuto esservi, perché non ha fatto né fa parte del programma governativo. E questo, finalmente dovrebbe bastare” a chiudere le polemiche. Nordio ha voluto porre “un ringraziamento sincero, perché – ha detto – mi date l’opportunità di chiarire, nella sede più adeguata e più solenne, i termini del problema”. E ha espresso “sconcerto” e “sdegno quando qualcuno mi ha definito favoreggiatore della delinquenza mafiosa”. “Non vi è – ha concluso – alcun affievolimento nel contrasto alla criminalità organizzata, né potrebbe essere altrimenti, principalmente da parte di un ministro che vi ha dedicato, la parte più importante della propria funzione di magistrato”.

Sul concorso esterno in associazione mafiosa esiste una “incertezza applicativa, tanto che la Cassazione a suo tempo ha cambiato indirizzo. Le voci per introdurre una norma tipica sono quasi universali nel mondo universitario e forense. Vorrei anche dire che la mia interpretazione è anche più severa di quella dei miei critici: perché anche chi non è organico alla mafia, se comunque ne agevola il compito, è mafioso a tutti gli effetti” ha detto Nordio Per il concorso esterno, ha aggiunto Nordio, “esiste una giurisprudenza abbastanza consolidata, ma come ben sapete nel nostro ordinamento non esiste il principio dello stare decisis’, e la stessa Cassazione, ha, come ho detto, talvolta cambiato indirizzo. L’ultima prova di quanto sto dicendo è recentissima: la Corte ha ridefinito il concetto di criminalità organizzata in senso assai restrittivo, con il rischio di compromettere molti processi in corso per reati gravissimi. Ed è per questo che nell’ultimo Consiglio dei ministri, di concerto con la Presidenza abbiamo annunciato un decreto legge proprio per definire, con i doverosi criteri di tassatività e specificità, i reati di criminalità organizzata”.

“Le mie considerazioni sulla necessità di una normativa ad hoc sul concorso esterno – ha concluso in Guardasigilli – miravano di conseguenza ad eliminare incertezze future, costruendo uno strumento anche più efficace di quello attuale nella repressione delle associazioni criminose e di chi, in un modo nell’altro, vi fa parte”.