Ok al decreto Milleproroghe. Annullate multe ai no vax, mentre slitta polizza calamità per le imprese
Ok al decreto Milleproroghe. Annullate multe ai no vax, mentre slitta polizza calamità per le impreseRoma, 9 dic. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto Milleproroghe. E’ quanto si apprende da fonti di governo.
Tra le norme contenute nel testo del decreto è previsto l’annullamento di tutte le multe ai no-vax. E chi ha già pagato sarà rimborsato. La misura, ancora oggetto di valutazione da parte del Mef, prevede che i procedimenti sanzionatori nei confronti di chi si è sottratto all’obbligo vaccinale per il covid-19 “sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”. Non solo, la norma prevede anche che “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate” mentre “per il rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge si applicano le disposizioni” di legge per il rimborso da parte ell’agente di riscossione delle somme iscritte a ruolo e riconosciute indebite. Slitta invece di un anno, al 31 dicembre 2025, l’obbligo per le imprese di stupulare una polizza assicurativa contro i danni derivanti da calamità naturali. La legge di bilancio per il 2024 aveva previsto l’obbligo assicurativo entro il 31 dicembre 2024, termine che ora nel Milleproroghe viene posticipato di un anno. La misura riguarda le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia. La polizza dovrà coprire i danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.
Prorogato invece ancora lo scudo erariale di quattro mesi, fino al 30 aprile 2025. E’ quanto prevede una norma anch’essa contenuta nel testo del decreto Milleproroghe approdato al Consiglio dei ministri. La misura sposta dal 31 dicembre 2024 al 30 aprile 2025 la limitazione della responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica ai soli casi dolosi.