Ok Pe a ‘direttiva Colazione’: origine miele sarà in etichetta
Ok Pe a ‘direttiva Colazione’: origine miele sarà in etichettaRoma, 11 apr. (askanews) – I consumatori europei potranno vedere chiaramente indicato il paese di origine del miele sull’etichetta. In arrivo anche nuove regole per la frutta in marmellate e le confetture. E’ stato approvato ieri in via definitiva dal Parlamento Ue l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari per la prima colazione, la cosiddetta direttiva ‘Colazione’, con 603 voti favorevoli, 9 contrari e 10 astensioni.
La legge deve ora essere adottata dal Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’UE applicheranno le nuove norme due anni dopo l’entrata in vigore. In particolare, le nuove norme contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul tenore di zucchero nei succhi di frutta e sul tenore minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate.
“Oggi abbiamo compiuto un passo importante nell’etichettatura dell’origine dei prodotti alimentari – ha detto il relatore Alexander Bernhuber (PPE, Austria) – e abbiamo adottato misure rigorose per combattere la frode nel miele. Il paese di origine deve essere chiaramente indicato sull’etichettatura delle miscele di miele. Inoltre, sono stati fissati standard di qualità più elevati ed è stata individuata la necessità di un sistema di tracciabilità dell’UE per il miele. Tali iniziative garantiranno che i consumatori siano meglio informati e che sia gli apicoltori che i consumatori siano meglio protetti contro il miele adulterato”. La revisione delle norme di commercializzazione dell’UE per alcune direttive “colazione” è stata proposta dalla Commissione europea il 21 aprile 2023 per aggiornare le norme attuali che hanno più di 20 anni.